Dobbiamo sempre prestare molta attenzione alle nostre abitudini alimentari quotidiane, perché, nel caso in cui avvertiamo un senso di malessere dopo aver mangiato, è giunto il momento di consultare il nostro medico. Potrebbe infatti esserci una causa dietro a questi sintomi.
Nel corso degli anni, sempre più persone hanno sentito la necessità di cambiare la propria alimentazione per trovare un equilibrio che permetta di vivere meglio ogni giorno.
Sulla base di questa motivazione, infatti, siamo tutti ormai molto più attenti ai segnali che il nostro corpo ci manda, come nel caso della nausea che si presenta dopo aver mangiato, oppure in determinati momenti critici della giornata.
Parlare con il medico, dunque, diventa fondamentale per capire cosa sta succedendo al nostro corpo e come intervenire per evitare che la situazione peggiori nel tempo.
Nausea e sensazione di vomito dopo aver mangiato? È tutta colpa di questa malattia!
Ebbene sì, molte persone avvertono un senso di nausea dopo aver mangiato, con la sensazione di dover vomitare. Molto spesso, questo è dovuto a un aumento del cortisolo, che può derivare da diverse cause e che agisce sul nostro corpo, mettendoci in difficoltà.
Tra i sintomi dell’aumento del cortisolo, infatti, troviamo disturbi del sonno, ritenzione idrica, ma anche un’eccessiva produzione di insulina, che prende il nome di iperinsulinemia, così come iperglicemia e perdita di massa muscolare. Inoltre, si possono riscontrare sovrappeso, disturbi della memoria e stanchezza cronica.
Sulla base di questa motivazione, trovare l’origine di questa problematica e la soluzione è fondamentale. Ecco perché è importante farsi affiancare dal proprio medico curante e, soprattutto, da un buon medico nutrizionista.
Poni rimedio alla nausea dopo i pasti: ecco di cosa si tratta
Molto spesso, l’aumento del cortisolo può essere causato da un malfunzionamento della ghiandola tiroidea, che produce più cortisolo del necessario. La prima cosa da fare, quindi, con il controllo medico, è effettuare i dovuti esami, tra cui analisi e ecografie alla tiroide, per capire se effettivamente si tratta di un malfunzionamento.
Inoltre, bere più di 2 litri di acqua al giorno può aiutarci a eliminare le tossine e ridurre i livelli di cortisolo nel sangue.
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In questo caso, inoltre, avremmo bisogno di una dieta equilibrata, studiata sul nostro caso specifico, che stimoli le ghiandole surrenali a produrre meno cortisolo. Per abbassare i livelli di cortisolo nel sangue, è importante fare pasti piccoli e frequenti, anche ogni tre ore, aumentare la quantità di frutta e verdura per ottenere più omega-3 e omega-6, e introdurre il pesce nella dieta, anche due o tre volte alla settimana.
Infine, bere più di 2 litri di acqua al giorno ci aiuterà ad eliminare le tossine e ridurre i livelli di cortisolo nel sangue.
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