È un rimedio naturale che spesso fa la differenza e riesce a farci stare bene, il finocchio. Che però non manca di avere qualche controindicazione.
Il finocchio è un ortaggio che possiede molteplici proprietà benefiche. Questo è un po’ un comun denominatore che riguarda tutti i prodotti della terra, frutta e verdura che siano. Il finocchio è costituito soprattutto da acqua e contiene tante fibre, a fronte di un contenuto calorico nullo. In aggiunta a tutto ciò, possiede anche un sapore naturale che lo rende molto appetibile.

Tali prerogative fanno del finocchio un vero e proprio snack naturale, da sgranocchiare a tutte le ore del giorno. Di mattina o di pomeriggio, come anche prima o dopo il pranzo o la cena. E spesso è consigliato a chi si sente appesantito. Questo vegetale, appartenente alla famiglia delle Apiaceae, è ricco di acqua e fibre, come detto, ma anche di nutrienti. E allora non c’è un alleato più prezioso per la digestione e per il benessere generale. Uno o due finocchi possono aiutare chi avverte sensazione di pesantezza.
A cosa fa bene mangiare il finocchio?
In primo luogo, è importante sottolineare che il finocchio è famoso per le sue proprietà carminative, ovvero la capacità di ridurre la formazione di gas nell’intestino. Quando ci sentiamo appesantiti, spesso questa sensazione è dovuta ad un accumulo di aria e gas nel tratto digestivo. Consumare finocchio, fresco o cucinato, può aiutare a stimolare il movimento intestinale e facilitare la digestione. Gli oli essenziali presenti in questa pianta, come l’anetolo, hanno proprietà antispasmodiche che possono alleviare gonfiori addominali e crampi.
Oltre alle sue proprietà digestive, il finocchio è anche una fonte eccellente di fibre. Le fibre alimentari sono essenziali per il corretto funzionamento del sistema digestivo, poiché favoriscono la peristalsi intestinale e aiutano a mantenere l’equilibrio della flora batterica. Mangiare finocchi regolarmente può dunque risultare benefico per la salute intestinale, contribuendo a prevenire episodi di pesantezza.

Per quanto riguarda il consumo di finocchio ed i tempi di recupero, è possibile notare un miglioramento già dopo poche ore dalla sua assunzione. Anche se il tempo per sentirsi meglio può variare da persona a persona, a seconda della gravità del disturbo e dello stato generale di salute. In molti casi, dopo un pasto leggero a base di finocchio, come un’insalata o un contorno cotto, è comune avvertire un immediato sollievo dalla sensazione di pesantezza.
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Quali sono le controindicazioni del finocchio?
Esistono diversi modi per integrare il finocchio nella dieta. Può essere consumato crudo, ad esempio in insalata, oppure cotto, come contorno per carni e pesce. Inoltre, è possibile preparare un infuso di semi di finocchio, che può rivelarsi particolarmente utile per alleviare il gonfiore addominale e i disturbi digestivi. Un altro suggerimento è quello di utilizzare il finocchio come base per zuppe e minestre, arricchendo così i piatti con il suo profumo e i suoi benefici salutari.
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Però il finocchio non è una panacea. Ed anzi, se consumato in eccesso può comportare anche qualche controindicazione. Bisogna adottare una dieta equilibrata ed uno stile di vita sano, che includa attività fisica regolare ed una buona idratazione. In caso di problemi digestivi persistenti, è sempre consigliabile consultare un medico o un nutrizionista per individuare le cause e ricevere consigli personalizzati.

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Alcuni potrebbero avere una intolleranza ai semi, tale da provocare irritazioni ed acidità. Troppi finocchi mangiati in serie poi possono portare ad avere una scomoda sensazione di gonfiore addominale, per via delle fibre in eccesso assunte. E addirittura, ci sono notizie di finocchi che possono arrecare situazioni di convulsioni e di allucinazioni un dosi elevate. Inoltre i loro composti estrogenici non sono compatibili con la presenza di tumori.