Quali sono le specie di funghi più comuni, sia commestibili che velenose, e come fare per riconoscerle. E soprattutto, cosa fare in caso di avvelenamento.
Andare a funghi è una attività che chiunque può fare in ogni periodo dell’anno. Con però una sola, grossa indicazione che è d’obbligo rispettare: stare attenti. Bisogna fare attenzione a dove si va, cercando di evitare le zone che possono nascondere delle insidie come crepacci, che a volte, per quanto incredibile sia, risultano difficili da notare immediatamente. Anche le aree con una vegetazione eccessivamente fitta andrebbero evitate.
E per chi va alla ricerca di funghi da cucinare il giorno stesso, ovviamente la raccomandazione sul fare attenzione va estesa anche alla tipologia di funghi da portare a casa. Non tutti sono commestibili, e quelli velenosi possono risultare neanche troppo difficilmente mortali. Ci sono dei casi saltuari di avvelenamento da funghi dei quali parlano i notiziari.
Un errore può avere delle gravi conseguenze per la salute. Se il classico porcino (Boletus edulis) è molto facilmente riconoscibile per la colorazione beige-giallo chiaro del suo gambo, per l’ampio cappello marrone e per le dimensioni grosse di entrambe le sue parti, e per la posizione dove poterlo trovare (solitamente sotto alberi come i pini ed i faggi, n.d.r.) non altrettanto facile può esserlo riconoscere i funghi velenosi. La sua controparte velenosa e pericolosa è il Boletus satanas, che è riconoscibile dal gambo color rosso sangue.
Di questi, il più noto è l’Amanita Muscaria, famosa per la sua colorazione rossa del cappello che contiene dei pallini bianchi. Questo fungo velenoso ha acquisito enorme popolarità anche per il fatto di essere comparso in molti episodi della serie di videogiochi Super Mario di Nintendo.
L’Amanita Muscaria comunque non è sempre letale ed è psicoattivo, ma effetti anche gravi legati alla sua ingestione sono molto probabili. Simile all’Amanita Muscaria è l’Amanità Caesarea, detto anche Ovolo Buono, di un rosso più tendente all’arancio spento e con il cappello privo di pallini bianchi. Questo è commestibile ed anche molto saporito.
Letale è invece l’Amanita phalloides, noto anche come “tocco della morte”, che può essere scambiato per un fungo commestibile. Ha un cappello color verde oliva ed una base di gambo bulbosa, con degli anelli ed una volva a forma di sacchetto. Questo fungo causa parecchi casi di avvelenamenti l’anno. Ed i sintomi hanno la tendenza a spuntare anche a giorni di distanza dopo averlo mangiato.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Non siamo al riparo dai pesticidi: studio mostra cosa succede sempre di spaventoso nei campi
Torniamo ai funghi buoni: il prugnolo (Morchella esculenta) ha una forma a rete ed un bel sapore intenso. Questo fungo cresce in prossimità dei corsi d’acqua, dove il terreno è umido e sempre fresco. Un consiglio per evitare di raccogliere funghi velenosi è quello di lasciare i funghi lì dove sono, in caso di dubbio.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Primavera tempo di allergie, posso mangiare qualcosa per contrastarle?
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Colomba di Pasqua 2025, quale devo comprare per portare a casa la migliore?
Poi è meglio evitare di raccogliere funghi che crescono in prossimità di strutture urbane o di strade e campi trattati con pesticidi. Il rischio che siano contaminati è molto alto. Per diventare esperti nel riconoscimento di funghi esistono dei corsi appositi. Ed in caso di sospetto avvelenamento da funghi è importantissimo consultare subito un medico o recarsi al pronto soccorso più vicino.
Ormai mancano pochissimi giorni al pranzo di Pasqua, motivo per cui non dobbiamo farci trovare…
In vista del pranzo di Pasqua, ho deciso di puntare tutto sulle lasagne, ma in…
5 Antipasti di Pasqua: tante preparazioni originali e gustose che non possono assolutamente mancare a…
Così buona che sparisce dai piatti, con la torta Pasqualina ai carciofi batto pure la…
Avere la faccia gonfia è un fastidio, soprattutto per molte donne. A volte, questo può…
Suggerimenti e gabole furbissime per sostituire il lievito per dolci quando non ce l'hai o…