I consigli super efficaci da mettere in pratica per potere cucinare una frittura come si deve, che non vi farà più staccare da tavola.
Come possiamo fare per avere una buona frittura? Seguendo alcune semplici indicazioni lo scopriremo. I più esperti tra noi sanno bene ad esempio che bisogna partire dalla scelta dell’olio giusto.
E per olio giusto si intende un prodotto che sia di grande qualità. Una frittura come si deve esige l’impiego di un olio che non sia assolutamente scadente. Il migliore come tipologia è quello di semi di arachidi, grazie alle sue proprietà che meglio si sposano ai procedimenti che il friggere comporta.
Il riferimento è al punto di fumo, che è rappresentato da una specifica temperatura oltre la quale l’olio brucia. Nel caso dell’olio di arachidi tale livello è alquanto elevato, inoltre il suo sapore non copre quello di ciò che abbiamo fritto.
Per quanto riguarda le dosi consigliate, va usato un quantitativo di olio che sia pari a dieci volte il peso del cibo. Un esempio: per un chilo di patate è necessario un litro di olio, non tutto insieme ma da suddividere in più volte. Infatti più roba mettete in padella e meno efficace sarà la frittura.
Bisogna sempre lasciare il giusto spazio tra un alimento e l’altro. Utilizzare meno olio sarà invece un errore che andrà ad inficiare sul risultato finale del nostro preparato. Poi un’altra cosa che andrà evitata per preparare una frittura è aggiungere del sale prima.
In tal modo infatti la crosticina esterna che si verrà a formare tenderà a staccarsi per colpa dell’umidità che dall’interno del cibo fritto verrà portata all’esterno proprio dal sale. Gli alimenti devono anche essere a temperatura ambiente ed asciutti.
Ci sono delle padelle più consigliate di altre? Si, e si tratta di quelle in ferro oppure in acciaio. Per cominciare a friggere facciamo sempre in modo che la temperatura arrivi a 180°, evitando che superi tale misura.
Infatti questo porterà al superamento del punto di fumo, situazione nella quale vengono rilasciate delle sostanze nocive e cancerogene, che traggono origine proprio da un calore in eccesso. Ovviamente la temperatura non dovrà neppure essere troppo bassa, altrimenti il cibo risulterà molto unto e pesante da digerire.
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Esiste un trucchetto per facilitare la formazione della crosticina. Consiste nell’aggiungere una quantità limitata di cibo ad ogni sessione di frittura, massimo 100 grammi. Dopo avere concluso, passiamo gli alimenti su della carta assorbente da cucina, passiamo tutto eventualmente con la schiumarola ed aggiustiamo di sale.
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Per finire, non riutilizzate mai lo stesso olio più volte, non farà bene al nostro manicaretto. C’è comunque una valida alternativa all’olio, rappresentata dal glucosio in polvere, la cui temperatura massima da raggiungere è di 160° senza acqua, anche se ne occorre qualche decina in meno.
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