Il Tortino di carne della chef Zia Cri è una prelibatezza semplicemente favolosa che le suffragette preparavano per sostenersi durante le loro battaglie ma anche per venderle e raccogliere fondi per il loro movimento. Lo si prepara in poche e semplici mosse ed è davvero buonissimo.
Il Tortino di carne della chef Zia Cri è un manicaretto che vi piacerà sicuramente. È perfetto come alternativa al solito panino per essere gustato durante le “battaglie” di ogni giorno che la vita ci pone davanti. Questa ricetta, che ha attraversato la storia e che ha aiutato le donne fin dai tempi dei tempi a nutrirsi per superare le grandi difficoltà che hanno incontrato e conquistare nuovi diritti, è stata illustrata dalla chef Zia Cri ai telespettatori della famosa trasmissione televisiva di cucina “È sempre Mezzogiorno” durante la puntata andata in onda su Rai Uno lo scorso 8 marzo 2022.
E non poteva che essere così! Infatti, quale modo migliore per celebrare le donne e la loro forza che ricordare le suffragette grazie alle quali oggi noi donne possiamo usufruire di diritti impensabili in un passato non troppo lontano, purtroppo, come quello di andare a votare. Ma ancora ci sono molte discriminazioni che dobbiamo affrontare: basta vedere che cosa è successo al Presidente del Consiglio Europeo Ursula von der Leyen qualche giorno fa. Per alcuni uomini di alcuni popoli ma anche culture non è facile, infatti, ancora oggi ammettere che le donne possano essere in grado di ricoprire ruoli che a loro avviso sono solo per uomini.
Il Tortino di carne della chef Zia Cri è una vera prelibatezza che vi sazierà nello stomaco ma anche nell’anima perché vi darà modo di ricordare ma anche di raccontare e spiegare ai vostri figli chi erano le suffragette e che cosa queste donne hanno fatto per noi.
La ricetta di questi manicaretti, come già detto, è stata realizzata dalla chef Zia Cri durante la suddetta puntata dell famosa trasmissione televisiva di cucina “È sempre Mezzogiorno” andata in onda su Rai Uno.
Ma chi erano le suffragette? E perché celebriamo la Festa della Donna? E poi, come mai celebriamo questa festa proprio l’8 marzo? Queste sono alcune delle domande che molti dei più giovani si fanno oggi. Bene. Proviamo a rispondere con ordine prima di andare in cucina con la chef Zia Cri a realizzare queste sfizionerie irresistibili.
“La giornata mondiale della donne deve “rappresentare la forza che le donne hanno-spiega la Direttrice di Cook Angela Frenda- nell’affrontare le traversie della vita e i problemi come poi i grandi momenti storici in realtà alle donne si chiede un’enorme sforzo. In questo caso, in queste ore, queste donne ucraine stanno attraversando, a volte da sole, i confini con i bambini . ” Questa giornata deve essere un momento di riflessione-precisa la Direttrice Frenda- su che cosa siamo noi donne e la forza che abbiamo dentro”.
Perché si festeggia l’8 marzo? Si festeggia proprio in questa data la festa della Donna “perché – spiega la Direttrice di Cook Frenda- tanti anni fa, in pieno periodo industriale, ci fu un terrible incendio in una fabbrica, in un’azienda dove moltissime donne sottopagate lavavano i panni in queste condizioni impetuose e morirono tantissime donne.
E allora, questa data si è scelta come data simbolica per ricordare che le donne avevano una condizione che andava migliorata. Ci sono stati movimenti femminili. “Il femminismo che conosciamo oggi-spiega la Direttrice Frenda- parte da lontano: parte dalle suffragette” ovvero da un movimento di donne che nacque prevalentemente nel Regno Unito e poi anche negli Stat Uniti che “decisero-precisa la Direttrice di Cook Frenda- a un certo punto di dire noi esistiamo. E vogliamo poter votare”. Si chiamano suffragette da suffragio perché le donne non avevano diritto di voto.
Questa giornata ci riporta a ricordare queste donne che ci hanno permesso di avere tutto quello che abbiamo oggi che sono diritti acquisiti dopo anni e anni di lotte. È chiaro che oggi dovremo ricordare anche le donne afgane consegnate ai talebani e tantissime altre situazioni e a tante altre donne in guerra come quelle in Birmania.
Le Suffragette per sostenere le loro battaglie cucinavano: preparavano tantissime torte. Fecero anche un libro di ricette per raccogliere fondi e da questo libro che è stata tratta la ricetta di oggi che illustrerà la chef Zia Cri.
Realizzato in: pochi minuti
Temperatura di cottura: 180 gradi ventilato
Tempo di cottura: 25 minuti
Rosolate il macinato in una casseruola con un filo d’olo caldo per 7 minuti prima di trasferire la carne in una ciotola. Insaporite il manzo tagliato a cubetti nel grasso del macinato rimasto nella casseruola per 5 minuti a fiamma moderata. Sfumate con metà del vino e conservate il composto in un’altra ciotola.
Nella padella pulita, fate un soffritto di cipolla, aglio, timo e rosmarino e sedan. Unite l’aceto, metà del brodo e il restante vino e procedete con la cottura per 5 minuti. Inglobate il pomodoro, il resto del brodo e aggiungete le carni. Aggiustate di sale e pepe e cuocete con coperchio per 90 minuti. Incorporate i funghi e cuocete per qualche altro minuto. A fine cottura, unite il mais sciolto in acqua fredda e portate al bollore il tutto. Trascorso il tempo necessari, fate refrigerare per una notte. Passato il tempo occorrente, foderate gli stampini con la pasta brisé e farciteli con il ripieno di carne. Ricoprite il tutto con la pasta sfoglia e spennellatelo con l’uovo sbattuto. Fate un camino sulla superficie di ogni tortino prima di cuocerli in forno ventilato a 180° per 25 minuti.
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