Attenzione all’olio d’oliva e al tipo di utilizzo che nel fai nel quotidiano, perché c’è un pericolo che corri ogni volta e in molti lo sottovalutano.
Nel momento in cui parliamo dell’olio d’oliva facciamo riferimento a un alimento tra più importanti per l’uomo è non solo.
L’olio contiene al suo interno una lunga serie di effetti benefici che sono diretti all’uomo oltre che al genere animale, basti pensare al consiglio da parte dei veterinari di dare mezzo cucchiaino di “olio” una volta la settimana anche nel mangiare dei cagnolini.
Eppure, però, ci sono delle cose alle quali dobbiamo prestare attenzione nel momento in cui lo impieghiamo in cucina.
Ci sono diversi modi secondo i quali possiamo utilizzare l’olio in cucina, soprattutto a quello di oliva che si presta perfettamente a varie combinazioni trattandosi dell’alimento veramente molto importante per il nostro corpo. È bene ricordare che l’olio d’oliva è ricco di acidi grassi monoinsaturi, in grado di ridurre il rischio di trombosi, ictus ma anche neoplasia infarti. L’olio extravergine d’oliva è perfetto anche perché soffre di diabete in quanto aiuta a ridurre i picchi di glicemia dopo i pasti.
Sulla base di tale motivazione, quindi, non bisogna solo stare attenti a non esagerare con le dosi previste nel quotidiano di olio (circa tre massimo quattro cucchiai al giorno), ma anche il modo in cui lo utilizziamo per la realizzazione dei vari pasti è davvero fondamentale.
Non a caso, proprio senso, c’è un errore che tutti commettiamo in consapevoli del danno che arrechiamo, ovvero usare l’olio d’oliva per friggere i nostri alimenti.
Realizzare un soffri, per il quale è richiesta una dose minima di olio extravergine d’oliva e i tempi di cottura sono veramente molto brevi, non implica alcun tipo di pericolo per il corpo. Differentemente il discorso cambia nel momento in cui l’olio d’oliva l’utilizziamo per friggere grandi quantità di cibo, utilizzandone una dose esagerata nel modo sbagliato.
In momenti come questi, infatti, utilizzando l’olio extravergine d’oliva mettiamo questo alimento nelle condizioni di subire un forte stato di stress perché questo non dovrebbe mai superare i 180° come temperatura di frittura.
Nel caso in cui dovesse avvenire, quindi, l’olio extravergine d’oliva produce l’acroleina, nonché una sostanza irritante e tossica che intacca il corpo e tende a distruggere anche gli alimenti. In conclusione, nel caso di grande scrittura è meglio utilizzare l’olio di arachidi o quello di semi di girasole, già predisposti per questi lavori in cucina e in grado di resistere e considerevolmente le altissime temperature della frittura.
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