Cosa riguardano gli urgenti sequestri NAS per listeria avvenuti in tutto il Paese. Gli illeciti e le aziende infedeli scoperte sono tantissimi.
Sequestri NAS per listeria, l’operazione messa a punto da parte delle forze dell’ordine è impressionante. Nella giornata di mercoledì 2 novembre 2022 sono state compiute delle ispezioni tali da portare al blocco dalle vendite ed al ritiro di un quantitativo di alimenti immane.
I sequestri NAS per listeria raggiungono un valore commerciale di ben 327mila euro, con 23 tra imprese produttive ed attive nella distribuzione degli alimenti interessate in negativo da tutto quanto successo. Ed il valore di queste aziende raggiunge i 7 milioni di euro stimati. Ma le aziende esaminate sono molte di più, ben 1095.
Per tutte loro ora c’è da fare i conti non solo con i sequestri NAS per listeria ma anche con dei provvedimenti di sospensione dell’attività . In alcuni casi è stata disposta anche la chiusura. La problematica più diffusa riguarda la presenza di alimenti crudi o cotti in maniera non adeguata.
Questa cosa fa si che vari batteri possano proliferare al loro interno, come la listeria per l’appunto. Ed i prodotti sequestrati sarebbero di svariate tipologie, tra wurstel, salsicce, tramezzini, prodotti caseari a maturazione limitata e molto altro.
Sequestro NAS listeria, i risultati dei controlli sono gravissimi
I numeri usciti fuori da questa operazione sono preoccupanti. Infatti il 30% delle aziende controllate ha presentato delle irregolarità in ambito alimentare.
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Con in particolare anche la conservazione di materie prime avvenuta in cattivo stato e l’utilizzo di ingredienti scaduti. Oltre anche alla mancanza di informazioni sulla tracciabilità dei prodotti.
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Tra l’altro è emerso anche come due laboratori predisposti alla realizzazione di analisi private fossero conniventi e partecipassero agli illeciti, producendo dei risultati falsi per fare si che gli alimenti risultassero idonei e non contenenti listeria. Entrambe queste strutture hanno sede a Palermo. L’operazione invece è scattata in tutta Italia.
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Mentre una azienda del Modenese si è vista sequestrate 7 tonnellate di carne bovina e suina, di semilavorati e di altri. E nei suoi locali c’erano anche delle infestazioni di muffa. Ed ancora, a Bari, Salerno, Napoli, Catania e Savona sono avvenuti altri illeciti.