Le forze dell’ordine preposte hanno effettuato un sequestro di integratori alimentari. Enorme il quantitativo di merce tolta dal mercato.
Sequestro di integratori alimentari, una importante operazione in tal senso è stata portata a compimento da parte dei NAS di Parma. I carabinieri della città ducale appartenente al Nucleo Anti Sofisticazioni hanno provveduto a smantellare un traffico illegale.
Oggetto dello stesso erano proprio queste sostanze, con un ingente sequestro di integratori alimentari che ha riguardato una farmacia situata nel territorio della provincia della vicina Piacenza.
Il sequestro di integratori alimentari ha coinvolto dei prodotti impiegati per la cura della disfunzione erettile. Prodotto però non registrato nella lista di quelli consentiti da parte del Ministero della Salute.
Per quanto riguarda la ditta distributrice, si tratta di una azienda che ha base nella provincia di Cremona. Ed il sequestro ha riguardato ben 83mila confezioni di questo integratore, con più di tre milioni di capsule ai quali i NAS di Parma hanno apposto i sigilli.
Sequestro di integratori alimentari, il valore enorme della merce
Il valore commerciale della merce sequestrata supera i due milioni e mezzo di euro. Azioni sono state intraprese anche nei confronti del legale rappresentate della ditta produttrice, colpito da una multa di 6.666 euro date le riscontrate irregolarità che riguardano la messa in commercio di un prodotto non congruo agli standard di sicurezza attuali.
Inoltre altre violazioni sono emerse per quanto riguarda altre operazioni compiute dai NAS di stanza a Bologna, in questo caso.
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I militari hanno notificato delle sanzioni amministrative a ristoranti e locali vari che impiegavano come deposito per i loro alimenti degli spazi non a norma di legge. Con reiterate e gravissime mancanze in termini di sicurezza igienica ed alimentare.
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Gli alimenti entravano in contatto con muffe, scarafaggi, ratti e nonostante ciò, venivano comunque impiegati per essere lavorati, cucinati e serviti alla propria clientela. Altri interventi in tal senso, in vari altri territori dell’Emilia-Romagna, sono stati compiuti all’inizio del mese di giugno 2022.
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