Lo shock che anafilattico e il soffocamento che possono derivare a causa del cibo, richiedono tutta la nostra attenzione per evitare di imbatterci in gravi conseguenze. Ecco cosa dobbiamo sapere in merito.
Le allergie alimentari rappresentano un argomento molto importante sul quale perĂ² non viene posta la dovuta attenzione, dato che ogni anno aumenta considerevolmente sempre di piĂ¹ il numero di persone che si trova a fronteggiare e allergie alimentari e che vengono scoperte nel peggiore dei modi… attraverso uno shock anafilattico.
Sapere riconoscere questo tipo di reazione significa poter intervenire tempestivamente e aiutare qualcun altro a riprendersi da questo tipo di malore, nel frattempo vuol dire anche fronteggiare un tipo di problematica evitando determinati alimenti anche quando ci troviamo fuori casa.
Come possiamo riconoscere gli effetti dello shock anafilattico?
I sintomi dello shock anafilattico solitamente si ripetono sia in caso alimentare che medicinale, in quanto si tratta di una reazione che arriva dal nostro corpo in qualità di difesa quando non riconosce il principio attivo che si trova all’interno di un farmaco oppure di un cibo. In alcuni casi si fa anche riferimento a un senso di soffocamento, questo perché durante lo shock anafilattico si ha un gonfiore delle labbra ma anche della lingua che tenderà a scivolare indietro provocando appunto una mancanza di aria… di conseguenza un soffocamento se non si interviene in tempo.
Tra i sintomi relative allo shock anafilattico, oltre a quelli appena elencati, troviamo anche un’alterazione della voce, un rigonfiamento dei tessuti della pelle e anche delle corde vocali che impediscono una corretta respirazione. In questi casi aumenterĂ anche la frequenza cardiaca, e ci si puĂ² imbattere reazione cutanea quando la reazione allergica è definita leggera.
Quali sono gli alimenti che provocano lo shock anafilattico e come intervenire?
L’allergia essere determinata da numerosi fattori, ma è stato riscontrato che ci sono degli alimenti che possono innescare piĂ¹ facilmente le reazioni allergiche che conducono poi allo shock anafilattico. Facciamo riferimento al latte, ad esempio, alla farina per coloro che sono celiaci ma anche ai crostacei, fragole, nocciole, arachidi, frutta secca in generale ecc…
A ogni modo nel caso di allergie leggere con sintomi legati alla reazione cutanea o similari, nel momento in cui capiamo che sta succedendo qualcosa al nostro corpo, il consiglio è quello di prendere subito dell’antistaminico da avere sempre con noi e poi recarsi all’ospedale per valutare l’eventuale somministrazione di cortisone endovena.
Coloro che vanno in shock anafilattico, invece, dovrebbero avere con sé una penna di adrenalina da poter eseguire subito sul corpo e poi chiamare il 118 che provvederà alle cure del caso, oppure recarsi in ospedale dato che questo tipo di farmaco fornisce il tempo necessario se il pronto soccorso si trova a pochi minuti di distanza.
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Comunque sia, non dimentichiamo che la persona affetta da shock anafilattico avrĂ un rigonfiamento della lingua, quindi cerchiamo di tenerla fuori piĂ¹ possibile per evitare un eventuale soffocamento, somministrate l’adrenalina e poi lasciate fare ai medici che provvederanno con un eventuale somministrazione cortisonica e ciĂ² che ne consegue, ma riferite sempre sempre ciĂ² il soggetto allergico ha degustato prima di stare male.
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