Chi è stato a Napoli non può non aver assaggiato i taralli sugna e pepe. Oggi mi insegno a farli e a portavi un po’ di Partenope a casa. Non li lascerete più, vi assicuro.
I taralli sogna e pepe sono una delle icone della tradizione partenopea: fragranti, saporiti e con quel gusto intenso te li rende perfetti da sgranocchiare in ogni occasione. Sono il simbolo dello Street food napoletano e nascono come cibo povero, realizzati con gli avanzi dell’impasto del pane a cui venivano aggiunti sogni e pipe per renderli più gustosi. Nel tempo sono diventati un classico irrinunciabile, spesso arricchiti con mandorle in superficie per un tocco croccante.
In questa versione speciale, le mandorle lasciano il posto alle nocciole tostate, che regalano un sapore più rotondo e aromatico. Il loro gusto è leggermente dolce crea un contrasto perfetto con la sapidità della sogna e il carattere deciso del pepe nero. Un piccolo cambiamento che rende questi taralli ancora più buoni, perfetti per un aperitivo o da accompagnare a un bicchiere di vino rosso o birra artigianale.
La preparazione semplice, ma il segreto sta nella lavorazione dell’impasto: deve essere ben compatto e riposare il tempo necessario per sviluppare la giusta friabilità. La doppia cottura, prima bassa temperatura e poi più intensa, dona quella consistenza friabile e croccante tipica dei migliori taralli napoletani. Un’esplosione di gusto in ogni morso.
Si inizia sciogliendo il liquido di birra nell’acqua tipica, lasciando riposare qualche minuto finché non si formano leggera schiuma in superficie. Questo passaggio è importante per attivare il lievito e garantire una buona lievitazione dell’impasto. In una ciotola capiente o su una spianatoia si versa alla farina e si aggiunge il sale, il pepe nero macinato grosso e lo strutto.
Si inizia a lavorare l’impasto con le mani, incorporando bene questo alla farina fino ad ottenere un composto sabbioso e uniforme. A questo punto si versa l’acqua con il lievito poco alla volta, impastando fino ad ottenere un panetto omogeneo e compatto. L’impasto deve risultare morbido ma non appiccicoso. Si copre con un canovaccio pulito e si lascia riposare per circa un’ora a temperatura ambiente.
leggi anche:A Napoli gli spaghetti li fanno ‘aulive e chiapparielli’ e non é la solita puttanesca: più sugosi e cremosi
Dopo il riposo, si aggiungono le nocciole tostate e tritate si lavora l’impasto per distribuirle in modo uniforme. Si divide il composto in piccoli pezzi e si formano dei bastoncini lunghi circa 15 cm, che poi si intrecciano a due a due. Si crea così la forma classica del Tarallo e man mano che si formano, si dispongono su una teglia rivestita di carta forno, lasciando un po’ di spazio tra l’uno e l’altro.
La cottura avviene in due fasi: la prima si inforno a 160° gradi per mezz’ora così da permettere una cottura uniforme all’interno. Poi si alza la temperatura a 180° e si prosegue per altri 20 minuti, finché i taralli non risultano ben dorate e croccante. Una volta sfornati, taralli vanno lasciati raffreddare completamente prima di essere gustati.il profumo del Pepe e delle nocciole tostate si sprigiona ad ogni morso, regalando un’esperienza di gusto unica.
Uno snack che piace e che fa bene, non è fantascienza ma è la mia…
Se faccio l’insalata in questo modo, utilizzo dei fagioli e aggiungo proteine, e in più…
Qual è la situazione riguardo al miele messo in commercio nei supermercati e nei discount.…
Meglio di un insalata, la sto mangiando tutti i giorni faccio un carico di proteine…
A Carnevale mi gioco tutto con queste frittelle salate e sono sicura che faranno faville:…
Sappiamo già che le patatine fritte sono, sotto ogni punto di vista, inimitabili, ma io…