Siete vegani ma volete gustare un buon babà? Ecco che arriva il babà vegano che soddisfa ogni voglia di buono anche se seguiamo un’alimentazione specifica.
Il babà è uno dei dolci a cui dire di no risulta davvero difficile, per i meridionali in particolar modo risulta impossibile. L’Italia del sud ha la particolarità di rendere appetitoso anche un dolce nel quale cambiamo gli ingredienti perchè ricca di fantasia e innovazione. Ecco che arriva il babà napoletano senza i grassi animali, adatto a chi segue un’alimentazione vegana.
I dubbi sulla bontà? Leciti, ma infondati. La preparazione di questo babà vegano vi lascerà a bocca aperta, pronta per accogliere un boccone dietro l’altro. Ne resterete entusiasti e magari preferirete questa preparazione a quella classica perchè diversa, nuova e leggerissima.
Olio, frutta secca, zucchero acqua, ecco ‘impasto del babà napoletano adatto anche a chi mangia vegano. Nella ricetta che segue indicheremo solo gli ingredienti e il procedimento per la lavorazione dell’impasto vegano, la bagna è uguale perchè priva di grassi animali.
– 250 ml di acqua
– 175g di zucchero
– 140ml di olio di semi di girasole
– 1/2 cucchiaino di sale
– 2,5 cucchiai di succo di limone
– 460g di farina 0000
– 2 cucchiaini di lievito in polvere
– frutta a piacere
In una ciotola capiente, mescolare l’acqua, lo zucchero, l’olio di semi di girasole, il sale e il succo di limone fino a quando gli ingredienti non saranno ben amalgamati. Aggiungere la farina e mescolare con una frusta fino a ottenere un impasto omogeneo, poi unire 2 cucchiaini di lievito in polvere. Trasferire l’impasto ottenuto in uno stampo da babà foderato con carta da forno e infornare a 180°C per circa 35 minuti.
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Una volta cotto, inzuppate il babà nella bagna e strizziamolo per poi capovolgere e lasciare scolare e raffreddare il babà vegano. Decorare con la frutta a piacere e servire magari con qualche fogliolina di menta. Mettere il babà vegano in frigorifero per un po’ prima di servirlo ai nostri commensali. Questo babà non mostra sostanziali differenze, infatti facile è che nessuno se ne accorga, a meno che non abbiate in tavola un palato talmente fine che riconoscerà la vostra variazione.
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