Come funziona la Social Card, un vero e proprio bonus spesa che parte questo mese. Come fare per averla e come funziona.
Social Card, ci siamo. Il provvedimento annunciato alla fine dell’anno scorso dal Governo viene introdotto in questo mese di luglio del 2023. Ed il suo scopo è quello di fornire un contributo importante una tantum (si otterrà quindi per una sola volta) per potere favorire la spesa relativa all’acquisto di generi alimentari di prima necessità. Questo è lo scopo della Social Card, alla quale possono accedere quindi le famiglie che hanno un basso reddito attestato dall’ultimo Isee disponibile.
In virtù di ciò quindi verrà erogata una somma di 382,5 euro per potere assolvere questo obiettivo. La Social Card è stata concepita per potere contrastare l’inflazione, che da inizio 2022 resta su livelli elevati e che ha comportato una diminuzione del potere di acquisto delle famiglie che vivono in Italia. E che, al contempo, ha generato un aumento dei prezzi dei beni di prima necessità e non solo, sotto tutti gli ambiti.
C’è un apposito fondo di 500 milioni di euro stanziati per potere finanziare la Social Card. Per quanto riguarda il come poterla ottenere, è compito dell’Inps individuare le persone che sono compatibili in tutto e per tutto con questa misura. I dati così elaborati vengono poi passati ai vari Comuni di residenza.
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E quindi spetta alle amministrazioni locali contattare i beneficiari che disporranno di questo che è in tutto e per tutto un bonus spesa. La carta in questione verra caricata con 382,5 euro da Poste Italiane. Si tratta di una PostePay che gli aventi diritto potranno ritirare proprio ad uno sportello di Poste Italiane.
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Per avere accesso a questo provvedimento sarà obbligatorio dichiarare un massimo di 15mila euro all’anno con apposito Isee. Verrà data la precedenza a quei nuclei famigliari con almeno tre figli o più, per poi proseguire con tutti gli altri il cui nome è regolarmente riportato all’interno della lista resa nota dall’Inps. Le stime fatte in proposito riferiscono di circa un milione e trecentomila famiglia che trarranno vantaggio da questo provvedimento.
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