Quanto sarai costretto a sborsare per la spesa di Pasqua: ci sono delle impennate di prezzi che riguardano beni di primissima necessità
La spesa di Pasqua, ed alcuni se ne saranno accorti, ci è costata e ci costerà di più. Detto dell’aumento di quelli che sono i dolci emblematici di questa festività, anche altri beni in ambito alimentare, e primari, hanno subito una salita nei prezzi. Ci sono ad esempio degli ingredienti che costeranno significativamente di più, come fatto sapere da Bmti. Uno penserebbe che i beni di prima necessità siano indenni dai rincari, ed invece no.

Nella spesa di Pasqua c’è chi si è accorto che uova e burro ora costano di più. Le prime hanno fatto segnare una impennata del 45% rispetto ad un anno fa, il secondo invece è salito del 40% rispetto al periodo pasquale del 2024. Una confezione di uova allevate a terra, indicate con la taglia L, può costare fino a 2,28 euro al chilo. E la risposta di questi aumenti che rendono più salata la spesa di Pasqua è sempre quella: “sono aumentati i prezzi delle materie prime”.
Spesa di Pasqua, quanto spenderai in più
Stesso discorso anche per il burro, dicevamo. Che è influenzato da un aumento dell’83% nel giro di un anno, considerando tutte le situazioni socioeconomiche che ne riguardano la produzione. C’è però qualche eccezione, per quanto sia estremamente leggera. Ad esempio la carne di agnello, che a Pasqua ovviamente va per la maggiore, è scesa dello 0,7% rispetto ad un anno fa. Ma quella di coniglio è aumentata del 15%.
Tutte queste situazioni sfavorevoli sono confermate anche da alcune associazioni dei consumatori, come Assoutenti ed il Codacons. Alla luce di questi aumenti allora vige ora più che mai l’invito a fare attenzione alla spesa di Pasqua. Quello che avanza, che non vada a finire nella spazzatura.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Primavera tempo di allergie, posso mangiare qualcosa per contrastarle?

Il cibo di Pasqua che non dovessimo mangiare nel giorno della festività può essere riposto in frigorifero oppure i congelatore. Questo a seconda delle previsioni di consumo degli stessi nel breve o nel più lungo periodo. Oppure il cibo può essere regalato ad amici e parenti, ed addirittura donato a chi è più indigente purtroppo.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Non siamo al riparo dai pesticidi: studio mostra cosa succede sempre di spaventoso nei campi
I principali beni aumentati
Esistono in tal senso delle apposite associazioni benefiche che si fanno volentieri carico della cosa e che provvedono alla raccolta degli avanzi. E pure le varie parrocchie dislocate sul Paese fanno lo stesso. L’importante è non sprecare, a prescindere dai rincari della spesa di Pasqua, perché è sempre un peccato. Qui di seguito c’è una tabella riepilogativa dei principali aumenti.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Colomba di Pasqua 2025, quale devo comprare per portare a casa la migliore?
- agrumi +7,2%
- bibite analcoliche +7,8%;
- burro +40%;
- cacao +14,1%;
- caffè + 19,5%;
- carne bovina +4,4%;
- cioccolato +9,6%;
- formaggi e latticini +4,1%;
- pomodori +6,1%;
- uova +45%.