Quali sono gli articoli che pesano di più sulle nostre tasche e quali sono gli aumenti più gravosi nella spesa al supermercato che facciamo tutti i giorni.
Spesa al supermercato, da più di un anno stiamo facendo i conti con una crisi produttiva, energetica e con l’inflazione. Tutti fattori che si sono riversati sulle nostre tasche, con l’aumento dei prezzi. Si sa che il costo dei beni sia di prima necessità che non sono tutti quanti saliti.
E ce ne siamo accorti in particolare con la spesa al supermercato che facciamo tutti i giorni. Latte, pane, pasta, uova…tutto ha subito degli aumenti verso l’alto. Fare la spesa al supermercato, al discount od anche solo al negozietto di alimentari sotto casa ci porta a spendere di più.
Una spesa al supermercato fatta oggi ci porta a spendere di più rispetto a dodici mesi fa. Purtroppo la prospettiva per quanto riguarda il 2023 non è improntata a mostrare alcun miglioramento. Ci vorrà ancora del tempo prima di uscire dal tunnel.
E si presume che anche il suddetto 2023 sarà contraddistinto da delle difficoltà. Entrando più nello specifico, quali altri prodotti hanno subito le conseguenze peggiori da inflazione, crisi energetica e crisi produttiva?
Spesa al supermercato, i prodotti che paghiamo di più
Ce lo dice Unioncamere, che riferisce quali sono questi articoli. Il tutto presentando i dati estrapolati da REF Ricerche e da BMTI. Entrando più nel dettaglio, gli articoli che più hanno visto il loro prezzo lievitare verso l’alto sono i seguenti:
- olio extravergine di oliva +8,2%
- tonno all’olio di oliva +7,3%;
- birra nazionale +7,3%;
- carne in scatola 6,7%;
- biscotti +4,0%;
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Prodotti quindi che sono consumati da milioni di persone ogni giorno, con cadenza quotidiana. Tra l’altro questi aumenti sono quelli registrati a settembre ed ottobre scorsi, con questi prezzi che in media erano già saliti nei mesi scorsi.
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Da settembre in poi però i rincari sono peggiorati e sono diventati più pesanti. Purtroppo ci si attende delle nuove stangate per il mese di dicembre, dove tra l’altro anche le bollette, con tutta probabilità, finiranno con l’avere un impatto maggiore.
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E questo per via del fatto che prima o poi arriverà in maniera costante anche il freddo, che fino a novembre inoltrato ancora non riempie le giornate come dovrebbe invece accadere. Colpa del cambiamento climatico che si è accentuato, ma che, in questa circostanza, ha presentato un effetto positivo.