Per tutti gli italiani spezzare gli spaghetti per cucinarli rappresenta un vero e proprio colpo diretto al cuore, ma si tratta di un’azione che possiamo evitare oppure no?
Come vanno cucinati gli spaghetti, è una delle domande che spesso ci si chiede cucina trattandosi di un tipo di pasta inizialmente non entra in modo corretto all’interno della nostra pentola.
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Da questo punto di vista la soluzione pratica rappresentata dallo spezzare spaghetto e mettere l’interno della pentola, cosicché avere problemi durante la cottura dato che la pasta viene messa subito all’interno dell’acqua bollente. Nonostante tutto, però, si tratta di italiani di una pratica barbarica che non andrebbe mai fatta perché lo spaghetto inserito così come si trova all’interno dell’acqua bollente e attendere che questa ma mano possa entrare tutto dentro la pentola. Ma esistono delle controindicazioni legata alla cottura per il quale lo spaghetto me andrebbe davvero mai spezzato?
Possiamo spezzare davvero gli spaghetti oppure no?
Ebbene sì, come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente spezzare gli spaghetti rappresenta soprattutto per gli italiani una pratica barbarica. Si tratta di un metodo per facilitare la cottura che però va a rompere la pasta in questione prima di versarla all’interno dell’acqua bollente, perderla così quel bel effetto avvolgente tipico dello spaghetto.
Facciamo riferimento a un’abitudine che però contiene al suo interno delle controindicazioni, motivo per cui anche alcuni cercatori francesi hanno deciso di realizzare uno studio in tal senso che è stato pubblicato sulla sul Physical Review Letters. Uno studio che ha prodotto dei risultati in tal senso che vi lasceranno senza parole.
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La risposta scientifica sugli spaghetti che non avremmo immaginato
Questa volta intervenire sulla cottura degli spaghetti è stata pessima la scienza, il quale ha finalmente chiarito come doverci comportare per garantire una miglior cottura alla pasta spiegando quali sono le conseguenze del nostro gesto.
Secondo quanto emerso dallo studio scientifico, dunque, sarebbero due le abitudini riguardanti gli spaghetti che non dovremmo attuare ma in cucina: spezzare lo spaghetto per farlo entrare in pentola o ridurlo a piccoli pezzettini per avere una pastina pronta da cucinare.
Gli scienziati hanno evidenziato uno stress meccanico che avviene durante la rottura dello spaghetto, generato dalla flessione e che causa più di uno spiazzamento dei frammenti della pasta in più parti. Questa pratica, quindi, va a intaccare la bontà della nostra pasta cambiando anche il gusto finale che non sarà più lo stesso di quello previsto inizialmente, prima che questa subisse uno stress così esagerato.
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