C’è una proposta di legge che ha come scopo contrastare lo spreco alimentare nei ristoranti, ma non mancano i possibili problemi.
Lo spreco alimentare è un vero e proprio male che va debellato con tutte le misure necessarie. Ogni giorno vengono buttate via tonnellate di cibo perfettamente commestibile, che però finisce nel compattatore dei supermercati perché non più in confezioni ritenute vendibili.
Per fortuna contro lo spreco alimentare ed in favore anche di chi più ne ha bisogno ci sono diverse campagne che si offrono di raccogliere quei prodotti e di donarli a chi invece di sicuro apprezza quel gesto. Ma di spreco alimentare ne avviene sempre, in ogni dove.
Nelle nostre case, quando scopriamo che il pane acquistato anche solo il giorno prima è diventato duro come la roccia perché non siamo stati abbastanza bravi nel conservarlo come si deve. Ed anche al ristorante.
È in particolar modo in quest’ultimo ambito che fa parlare una apposita proposta arrivata da uno dei partiti che vanno a comporre la maggioranza di Governo. E che si propone di ridurre lo spreco di cibo nei locali.
Le doggy bag sono un qualcosa che si è diffuso un po’ ovunque nel mondo e che hanno fatto una loro comparsa un po’ sottovoce anche qui da noi in Italia. Si tratta in pratica del classico sacchetto per il cane, grazie al quale radunare gli eventuali avanzi di una cena al ristorante.
Buttare via il cibo buono da poco servitoci dai camerieri e solo perché non entra più nel nostro stomaco equivale a compiere un peccato mortale. Ed è una cosa che va assolutamente evitata.
Per questo gli onorevoli Giandiego Gatta e Paolo Barelli, deputati di Forza Italia (Barelli è anche il presidente dei deputati alla Camera, n.d.r.) hanno proposto un apposito ddl chiamato “Obbligatorietà della doggy bag”.
Con questa proposta di legge diventerebbe obbligatoria la busta o il sacchetto dove riporre gli avanzi, per poi portarli a casa con sé e consumarli in un secondo momento.
Una iniziativa lodevole se non fosse che non garantisce poi che il cliente non butti via tutto quanto, magari già dopo avere messo piede al di fuori del ristorante.
Ma comunque l’idea di fondo è più che lodevole e di sicuro la cosa contribuirebbe ad abbassare il tasso di spreco alimentare. Bisognerebbe anche vincere le resistenze di chi si vergogna di chiedere di portare via gli avanzi.
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Per riuscirci però a volte basta ed avanza il ricordarsi di avere pagato per quel cibo. Senza dimenticare come la spesa per le doggy bag ricadrebbe di sicuro sui ristoratori.
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Inoltre bisogna valutare anche altre situazioni, come sagre e fiere, feste private e simili. Che sono tutte situazioni dove l’applicazione di questa regolamentazione appare sin da subito più complicata.
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A fare la differenza prima di tutto è sempre il buonsenso di chi si mette a tavola, sia al ristorante che a casa o altrove. Ricordiamoci di quanto brutto sia buttare via del cibo buono, magari anche pensando a chi non ce l’ha. Ed assumiamo un comportamento più virtuoso.
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