Nella vostra dispensa sono presenti degli stampi da dolci, e non solo, realizzati in silicone? Se la risposta a questa domanda è positiva allora prestate ben attenzione perché c’è qualcosa che ad oggi non vi hanno mai detto. Ecco di cosa si tratta.
Il mondo della cucina e un continuo processo evolutivo nel quale si contraddistinguono non solo le ricerche effettuate in campo alimentare al fine di rendere tanta informazione fruibile a chiunque, nel tentativo di far sì che le persone imparino a conoscere ciò che portano in tavola tra benefici e anche fattori negativi.
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Allo stesso modo sono cambiati considerevolmente anche gli attrezzi da cucina che quotidianamente immaginiamo, come l’introduzione delle padelle antiaderenti è tutto un restyling del pentolame che troviamo in casa e che di certo non è lo stesso che le nostre nonne avevano a cavallo tra gli anni 50 e i 60.
Tale processo evolutivo tocca da vicino anche gli utensili che vengono utilizzati in campo dolciario; infatti, in tal senso la vera innovazione è arrivata con gli stampi da forno in silicone, materiale resistente ad altissime temperature e soprattutto facile da maneggiare nel momento in cui dobbiamo estrarre ciò che abbiamo preparato dal suo interno. Eppure, c’è qualcosa che ancora non sappiamo sul modo in cui poter usare tali stampi.
Attenzione agli stampi in silicone
Impossibile negare come nel corso degli anni gli stampi in silicone abbiano riscosso un grandissimo successo tra i pasticceri amatoriali, gli esperti del settore e anche chi ama dilettarsi in cucina nella realizzazione di alcune ricette magari tipiche della tradizione culinaria italiana.
A innescare il grande successo dell’utilizzo di tali stampi in silicone in ogni dove, troviamo la manualità con i quali questi possono essere adoperati rendendo molto più semplice mettere proprio interno l’impasto del dolce di riferimento oltre che poterlo estrarre una volta pronto.
Inoltre, in una gran maggior parte dei casi lo stampo in silicone si rivela essere antiaderente, ma nonostante le tante caratteristiche positive di questo attrezzo da cucina il consiglio è quello di prestare moltissima attenzione nel suo utilizzo, di seguito vi spiegheremo perché.
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Ecco cosa non mi hanno detto sugli stampi
Nel momento in cui decidiamo di comprare degli stampi da silicone da utilizzare in cucina la prima cosa da fare è constatare che si tratti di un prodotto con denominazione CE, ovvero Comunità Europea. Inoltre, altro dettaglio da non sottovalutare sotto questo punto di vista riguarda il materiale con il quale tale stampo è stato realizzato prediligendo così quello in silicone platinico.
Infine, i test messi in atto da Altroconsumo hanno permesso di individuare una migrazione più elevata di sostanze tossiche da silicone durante la prima cottura, motivo per cui i consigli da mettere in atto nel momento in cui compriamo uno stampo realizzato con questo materiale sono esattamente due:
- prima di usare lo stampo in silicone lavarlo in lavastoviglie e ridurre così la trasmissione di materiale tossico,
- mettere lo stampo in forno senza impasto previsto per il vostro dolce al suo interno, operazione che deve essere fatta ugualmente dopo il lavaggio in lavastoviglie, e lasciarlo dentro ad alte temperature per pochi minuti.
Seguendo questi due consigli il rischio di trasmissione di sostanze tossiche viene ridotto considerevolmente e il pericolo per la salute alleggerito.
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