Nuovi guai in arrivo per Starbucks proprio durante un giorno che per la catena di caffetteria era molto importante. Uno sciopero ha coinvolto ben oltre 100 sedi che hanno deciso di sabotare in qualche modo il brand.
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Non è la prima volta che Starbuck finisce nel mirino dell’attenzione mondiale e non solo per tutte le belle iniziative che sono state lanciate in questi anni, dato che la catena di caffetterie è tra le più rinomate al mondo e che, come McDonald’s, ha una serie di punti vendita in ogni nazione. Un ritrovo per gli amanti del caffè e anche i golosi amati delle proposte culinarie fatte da Starbucks dal dolce al salato.
Eppure, in procinto delle festività natalizie, ecco che il colosso di fama mondiale si vede costretto a gestire un vero e proprio “sabotaggio” che è stato messo in atto da oltre 100 sedi di Starbucks, rispondendo ad una presunta provocazione che è stata fatta in questi ultimi giorni.
La parola sciopero denomina sempre una problematica da fronteggiare in ogni dove nel mondo, un atto di ribellione anche di necessità messo in atto da coloro che vogliono far sentire la loro voce e anche far valere un diritto, così come è successo Starbucks Workers United.
Gli eventi in questione, dunque, si sono verificati in occasione del Red Cup Day lo scorso 17 novembre 2022, giorno in cui venivano regalate queste tazze da caffè riutilizzabili e da collezione. Una tazza che vede in risalto la mano del Grinch che tiene una decorazione di Natale in mano e, almeno fin qui, nulla di male… se non fosse per il fatto che la decorazione in questione non fosse quello del logo della sigla sindacale che si occupa dei dipendenti e di proteggere i loro diritti.
Quanto detto, non a caso, è stata considerata una vera e propria provocazione, tanto da determinare uno scoperto di dimensioni mai viste prima.
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L’intento dello sciopero, quindi, sarebbe quello di fare in modo che le tazze non arrivassero nelle mani dei clienti proprio per via della presenza del logo della sigla sindacale, la quale sarebbe al centro di una clamorosa provocazione.
Lo sciopero in questione si è dilagato a macchia d’olio Starbucks Workers United diventando il più importante della storia del brand, dato che sono state 113 le sedi che hanno poi aderito. Così facendo, quindi, è stata lesa l’iniziativa del Red Cup Day che a Starbucks avrebbe dovuto favorire molti più incassi, quasi da cifre record… ma la provocazione è stata considerata eccessiva e lesiva dei diritti dei lavoratori che hanno poi fatto forza tra loro.
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