Tra sushi e sushimi differenze e punti divergenti sono moltissimi. Così come tante sono le cose che non conosciamo di queste prelibatezze tipiche della gastronomia dell’Estremo Oriente.
Differenze tra sushi e sushimi, non tutti le conoscono. Si tratta di due pietanze rappresentative di quella che è la cucina giapponese, basata essenzialmente sulle tante varietà di pesce che sono presenti nelle acque che circondano il Sol Levante.
Dalle nostre parti esistono ristoranti di cucina giapponese, con il loro numero aumentato via via nel corso degli ultimi anni. Sapere quali sono le differenze tra sushi e sushimi potrebbe interessare forse non molte persone, ma è bene sapere una cosa.
E cioè che, nei posti più rinomati, questi due piatti provenienti dal lontano Est arrivano a costare la bellezza di ben 180 euro alla portata. Per una esperienza gastronomica che ha ben pochi eguali nel mondo. E ce lo hanno testimoniato nostri connazionali che in Giappone ci vivono, in particolare una ragazza che vive lì sin dal 2015.
La cucina giapponese è tutta una scoperta. Noi siamo convinti a giusta ragione che quella italiana sia la più buona al mondo, ma ogni Paese ha le proprie esperienze culinarie da offrire. E ci sono tante specialità nipponiche in grado di competere con i manicaretti di casa nostra.
Differenze tra sushi e sushimi, quali sono?
Sushi e sushimi sono tra queste: si tratta di due piatti in realtà molto differenti tra loro. Ingredienti, preparazione ed anche contenuto calorico sono del tutto diversi. Il sushi è costituito da pesce, crudo o cotto a seconda delle varianti (ce ne sono almeno 18, n.d.r.).
Il pesce stesso fa da ripieno ad uno strato di riso e ad una striscia di alga nori che lo arrotola. Assume una conformazione caratteristica a rotolo e viene inserito in del tofu, altra specialità tipica del Giappone.
Altri ingredienti del sushi sono l’aceto di riso, saké (bevanda alcolica tipica giapponese), sale e zucchero, oltre a goma (semi di sesamo), salsa di soia e poi gari (zenzero sottaceto dolce) e shiso (che ricorda il basilico) per condire.
Il Sashimi è totalmente a base di pesce crudo, con svariate varietà quali il tonno rosso, l’anguilla, l’orata ed il pericolosissimo pesce palla. Chiamato anche “fugu”, quest’ultimo richiede una preparazione per mano esclusivamente di chef che abbiano ricevuto una adeguata e rigorosissima preparazione.
Gli altri aspetti diversi tra sushi e sushimi
Il fugu infatti causa morte istantanea per via del suo veleno, se cucinato in maniera sbagliata. I condimenti sono costituiti da wasabi (che si usa pure per il sushi, n.d.r.) e dalla salsa di soia. Le varietà di entrambi i piatti, quando contengono il salmone, sono invece un adattamento europeo. Il salmone infatti non esiste nel Mar del Giappone.
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A livello calorico, entrambi sono poveri di kcal essendo basati sul pesce. Ma il sushimi è più leggero in quanto non è presente il riso. Una prerogativa che caratterizza sia il sushimi stesso che il sushi è rappresentato dalla preparazione preliminare del pesce impiegato.
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Questi infatti viene tenuto a -20°, temperatura che contribuisce ad eliminare, se non a ridurre fortemente, la eventuale presenza di batteri all’interno. E quindi anche al sorgere di eventuali intossicazioni alimentari da Salmonella, Anisakis e quant’altro.
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In questo modo si ovvia alla mancata cottura, dove lo stesso risultato si raggiunge con altri piatti a partire dai 70°.
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