L’igiene della vostra cucina dipende da numerosi fattori e gli strofinacci da sempre sono dei validi alleati, ma vi siete chiesti perché ne servono sempre almeno due?
Pulire la propria cucina è una delle azioni quotidiane che mettiamo in atto quasi in modo automatico, costellato da abitudini che fanno riferimento a prodotti ma anche a spugne e canovacci che ci aiutano nel nostro intento.
LEGGI ANCHE -> Alessia Mancini, l’annuncio che spiazza i fan: “Senza rimpianti ma…”
Inoltre, ci sono anche altri aspetti e azioni che fanno parte delle nostre abitudini sempre in cucina, alle quali dobbiamo comunque stare sempre molto attenti soprattutto per mantenere la zona quando più pulita con un igiene garantito per il bene della nostra famiglia.
Non a caso, in questo campo entrano in azione anche gli strofinacci che ognuno di noi ha, che usa con finalità diverse i quali devono seguire delle regole ben precise.
A cosa servono gli strofinacci in cucina?
La risposta questa domanda poi dipende da numerosi fattori e dalle abitudini che ogni uno di noi abbiamo il quotidiano, dato che gli strofinacci sono presenti in quasi tutte le cucine degli italiani ma con destinazioni d’uso differenti.
In particolar modo, è facile trovare nelle cucine degli italiani degli strofinacci che vengono utilizzati per rimuovere l’acqua in eccesso dalle stoviglie, per asciugare il piano cottura dopo averlo lavato o più semplicemente per asciugare le proprie mani. Uno degli errori che spesso viene commesso, senza nemmeno porre troppa attenzione, è quello di fare tutte le azioni che abbiamo appena indicato con un unico strofinaccio/canovaccio, ignari del fatto che si tratti di un errore clamoroso e al tempo stesso si rende responsabile di una dispersione batterica non indifferente.
Sulla base di tale motivazione, dunque, il consiglio è quello di avere una maggiore organizzazione in cucina anche nell’utilizzo degli strofinacci, i quali dovrebbero essere almeno due e cambiati molto frequentemente. Il perché di questa regola vi lascerà a bocca aperta.
LEGGI ANCHE -> Cannavavacciuolo Cucina da Incubo: quali sono i ristoranti che hanno chiuso
Perché gli strofinaci devono essere almeno due?
Le abitudini in cucina dipendono da numerosi fatti molto spesso personali, ma forse dopo questo articolo rimodulerete l’utilizzo degli strofinacci rispetto al quotidiano.
In diverse occasioni grazie a vari studi scientifici effettuati anche in relazione alla pulizia del nostro ambiente quotidiano, in cucina sono stati rilevati microorganismi comuni come nel caso di enterobatteri e moraxelle spesso responsabili dei cattivi odori. Inoltre, è stata riscontrata anche la presenza di batteri patogeni come listeria monocytogenes, yersina entoricitica, salmonella, klebsiella e stafilococco aureo. Il tutto non finisce di certo qui, con particolare attenzione agli strofinacci sono state rilevate delle considerevole cariche batteriche che minano appunto la sicurezza igienico sanitaria della persona, oltre che quella degli alimenti che andiamo ad appoggiare sul piano della nostra cucina e che possono essere oggetto di tutti i numerosi nemici che abbiamo appena menzionato.
Avere due strofinacci in cucina vi permetterà, quindi, settorializzare il loro utilizzo mettendo sempre comunque in atto delle piccole accortezze soprattutto una volta conclusa la pulizia della nostra cucina. Gli strofinacci devono avere una destinazione a seconda delle esigenze e quindi per le mani, oppure per asciugare il piano della cottura o di lavoro nel caso in cui utilizzassimo i canovacci anche per le stoviglie, è consigliabile aumentare il numero delle pezze da utilizzare dando loro quindi una destinazione d’uso.
Infine, altro dettaglio importante è quello di cambiare gli strofinacci top almeno un giorno dal loro utilizzo e lavarli nella lavatrice a 60 gradi cosicché da assicurarci l’abbattimento dei germi e batteri prima di rimetterli in cucina.
LEGGI ANCHE -> Chanel Totti compleanno paura: torta brutta con un messaggio shock