Della carne messa in vendita nonostante un grave problema per la sicurezza dei consumatori è ora richiamata. È della tartare di scottona.
Tartare di scottona sotto inchiesta per l’emergere di una grossa problematica. Difatti un prodotto confezionato è interessato da tale situazione urgente per tre dei suoi lotti.
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Il marchio di questo articolo alimentare, che è sottoposto a richiamo con tanto di pubblicazione di una nota ufficiale fatta circolare dal Ministero della Salute, è della azienda Filé.
Il prodotto è la tartare di scottona con produttore Santo Stefano s.p.a. e sede dello stabilimento ubicata nella località veneta di Sandrigo, in provincia di Vicenza. Per riconoscere questo alimento che è stato tolto dagli scaffali di tutti i supermercati occorre fare riferimento ai seguenti dati. Ci sono i numeri di lotto, anzitutto. Sono questi:
Il marchio di identificazione dello stabilimento/del produttore è 1657LP. Le date di scadenza o termine minimo di conservazione, da associare nell’ordine progressivo ai numeri di lotto indicati, sono:
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Questa tartare è messa in commercio in vassoi dal peso di 160 grammi di peso. Il motivo del richiamo è da indicare nel superamento della data di scadenza indicata. Nonostante ciò, tale prodotto risultava ancora in vendita.
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Invece con la carne è tassativo rispettare quanto indicato sull’etichetta di riferimento. Consumare del cibo che ha superato la suddetta indicazione potrebbe comportare delle conseguenze poco piacevoli per la salute dei consumatori.
Alla luce di ciò, i clienti che si accorgano di avere ancora in casa questi prodotti possono restituirli al punto vendita di riferimento. Questo farà si che sarà possibile ottenere un rimborso della cifra spesa.
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Sarà possibile richiedere la restituzione della somma spesa anche senza esibire lo scontrino di riferimento. In situazioni di emergenza come questa non è richiesto.
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