C’è solo un modo per portare a tavola un secondo piatto da applausi senza fatica: la spesa è relativa, gli applausi garantiti
Uova, formaggio, affettato e la cena è fatta. Un secondo piatto che sostituisce perfettamente la carne e per questo, abbinato ad un piatto di verdure cotte in inverno e crude d’estate, è un a cena completa.
Ma soprattutto, è talmente buono che il bis è assicurato.
La ricetta originale dell’omelette prevede la frittura con il burro che nella cucina francese abbonda. Io però lo sostituisco con l’olio extravergine. Per la farcitura invece fai come vuoi: quella classica è con il prosciutto cotto, quindi abbiamo la fesa di tacchino.
Ingredienti (per 4 persone):
6 uova grandi
70 ml panna liquida
90 g fesa di tacchino
90 g fontina
1 ciuffo di erba cipollina
2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
sale fino q.b.
pepe nero macinato q.b.
Apriamo le uova intere in una ciotola. Per questa ricetta non importante tirarle fuori dal frigorifero molto prima della ricetta, basta anche all’ultimo minuto.
Cominciamo a sbatterle con due forchette oppure una frusta a mano aggiungendo subito la panna liquida e andiamo avanti fino a quando sono ben amalgamate. Vedremo che diventeranno schiumose, è tutto quello che ci serve. Regoliamo di sale e insaporiamo con il pepe,. Poi lasciamo un attimo da parte.
Prendiamo l’erba cipollina e la tagliamo a piccoli pezzetti usando una forbice. Se invece abbiamo deciso di insaporire con un’altra erba aromatica, allora la dobbiamo tritare.
Tagliamo la fontina a scaglie con una mandolina e tiriamo fuori la fesa di tacchino dal frigo.
Prendiamo la padella antiaderente e versiamo sul fondo l’olio extravergine d’oliva. Appena ha preso calore versiamo il composto a base di uova e lo facciamo cuocere a fiamma moderata. Quando vediamo che i bordi si sono compattati mentre l’interno risulta ancora umido, è il momento di farcire.
Stendiamo le fette di tacchino su metà della omelette, le copriamo con le scaglie di fontina e completiamo con l’erba cipollina. Poi, facendo dei movimenti lenti e precisi con il manico, richiudiamo l’altra metà sulla parte farcita, oppure più semplicemente ci aiutiamo con i rebbi della forchetta.
Ancora 30 secondi, spegniamo e lasciamo scivolare delicatamente l’omelette nel piatto di servizio per non romperla. Così sarà cotta all’esterno e ancora morbidissima dentro. Un burro senza il burro, insomma.
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