Servite in diversi ambiti, da quello casalingo fino al ristorante, le chele di granchio piacciono a tutti ma il loro contenuto fa discutere. Che cosa c’è al loro interno.
Le chele di granchio sono un piatto molto apprezzato in molte culture culinarie, specialmente in quelle costiere. Il loro sapore delicato e la consistenza tenera rendono questo delicato crostaceo una scelta ambita per chi ama i frutti di mare. Ma al di là del gusto, ti sei mai chiesto cosa ci sia veramente dentro a queste saporite chele? E come sono fatte per quanto riguarda il loro contenuto nutrizionale?

Le chele di granchio sono una fonte notevole di proteine, un macronutriente essenziale per il nostro organismo, utile per la costruzione e la riparazione dei tessuti. In un porzione di 100 grammi di carne di granchio, si possono trovare tra i 18 e i 20 grammi di proteine. Questo le rende una scelta eccellente per chi cerca di aumentare l’apporto proteico in modo sano. La carne di granchio è relativamente bassa in calorie, il che significa che puoi goderti questo delizioso pasto senza sentirti in colpa.
Chele di granchio, come sono fatte?
Le chele di granchio contengono anche una varietà di vitamine e minerali fondamentali. Sono particolarmente ricche di vitamina B12, essenziale per il funzionamento del sistema nervoso e per la produzione di globuli rossi. La presenza di minerali come il rame e lo zinco è un altro motivo per cui le chele di granchio sono così apprezzate.
Questi minerali sono importanti per il funzionamento del sistema immunitario e per la salute delle ossa. Inoltre, il granchio è una buona fonte di selenio, un antiossidante che aiuta a proteggere il nostro corpo dai danni dei radicali liberi. Un altro aspetto interessante da considerare è l’acido grasso omega-3.

Questi grassi benefici sono noti per i loro effetti positivi sulla salute cardiovascolare. Consumare chele di granchio può quindi contribuire a migliorare il profilo lipidico nel sangue e a ridurre l’infiammazione nel corpo. È un aspetto importante, specialmente in un’epoca in cui le malattie cardiache sono sempre più comuni.
Ma quando non sono di qualità rischi grosso
Bisogna però dire anche che ci possono essere alcuni potenziali problemi. I granchi possono accumulare tossine e metalli pesanti, come il mercurio, nei loro corpi, specialmente se provengono da acque inquinate. Dunque è sempre meglio informarsi sulla provenienza del granchio che si sta consumando. È consigliabile acquistare granchio da fonti sostenibili e affidabili, per garantire non solo un prodotto di qualità, ma anche la sicurezza alimentare.
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Non dimentichiamo infine il modo in cui vengono preparate e servite le chele di granchio. Sono deliziose al vapore, ma spesso vengono accompagnate da burro fuso, salse a base di maionese o stessi ingredienti che possono aumentare il contenuto calorico e i grassi saturi. Pertanto, è utile fare attenzione alle preparazioni e ai condimenti utilizzati.
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Inoltre quelle di bassa qualità possono essere fortemente controproducenti perché vanno ad iscriversi nel novero degli alimenti ultraprocessati. E possono anche contenere metalli pesanti come mercurio, piombo e cadmio, che possono accumularsi nei tessuti degli animali marini e risultare tossici per la salute umana.
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Ma anche pesticidi ed insetticidi, residui chimici utilizzati nell’agricoltura o nella pesca possono trovarsi nei frutti di mare. Poi alcune specie di granchi possono accumulare sostanze tossiche dai loro habitat, potenzialmente dannose se ingerite. E nei prodotti trasformati possono essere presenti sostanze chimiche aggiunte che possono avere effetti negativi sulla salute.