Le Olimpiadi di Tokyo 2020, anche se con un anno di ritardo, hanno ufficialmente preso il via… anche in tavola, dove per gli azzurri ha già vinto la pasta. A tenere banco nel web n queste ore troviamo la dieta che in vista della competizione sportiva che segue squadre di basket degli azzurri.
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Gli Europei di calcio 2020, vinti dall’Italia contro l’Inghilterra, e l’avvio di Tokio 2020 hanno permesso agli amanti dello sport di capire come le competizioni agonistiche sono frutto di un lavoro di squadra che viene fatto sia in campo, che durante gli allenamenti senza mai trascurare così anche la propria alimentazione.
Un mix importante che tiene impegnati un team di esperti che pensa a tutte le esigenze degli atleti e che tira le somme anche in caso di ‘cibo’, così come ha spiegato anche Sandro Senzameno, medico dello sport della Italbasket, che al Corriere della Sera ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Primo obiettivo di un cestista è quello di tenere sotto controllo la massa grassa. Motivo per cui le diete dei nostri atleti hanno una quota di grassi piuttosto contenuta. Tradotto significa che non sono consigliati i dolci né i formaggi stagionati; il burro è da limitare così come i vegetali quali olive e avocado. Poi via libera a qualsiasi piatto arrivi da una bilanciata combinazione degli alimenti della nostra tradizione”.
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Tokyo 2020 , in tavola vince la pasta | Il piatto preferito della squadra di basket
A catturare l’attenzione del web in queste ore troviamo la pubblicazione dell’intervista rilasciata dal medico dello sport della Italiabascket, Sandro Senzameno, il quale ha avuto anche avuto modo di spiegare come il piatto preferito degli atleti sia appunto la pasta!
Durante i vari pasti, comunque sia, si tende a prediligere la pasta integrale realizzata con verdure di stagione, oppure in bianco con un filo d’olio e un po’ di parmigiano. I fine, il dottor Senzameno ha poi concluso così l’intervista in questione: “I carboidrati sono la principale fonte di energia. Cereali, pane, riso, patate con buccia, legumi. E poi pasta, per l’appunto. Tutti alimenti che, una volta digeriti, vengono scomposti in glucosio per fornire energia da utilizzare nell’immediato. Senza un adeguato apporto di carboidrati, che negli atleti è maggiore perché direttamente proporzionale all’intensità e alla durata degli incontri, si potrebbe accusare stanchezza. La stanchezza è nemica della performance”.
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