Tonno contaminato scoppia il caso in una regione italiana: diverse le segnalazioni, due persone gravissime ricoverate in ospedale. Tutti i dettagli dell’accaduto.
Non immaginavano certamente che sarebbero finiti ricoverati in terapia intensiva i due coniugi che hanno consumato il tonno finito sotto inchiesta, responsabile di una gravissima intossicazione.
Non solo loro però, ci sono altri casi presentatisi al pronto soccorso con sintomi di diversa entità, motivo che ha fatto scattare le indagini.
Nel periodo estivo l’acquisto ed il consumo di prodotti ittici freschi o sott’olio aumenta in modo esponenziale, ma non sempre si ha accortezza di ciò che si porta in tavola. Il consumatore molte volte non ha gli strumenti per verificare la bontà di un prodotto, tanto meno il venditore spesso è tenuto all’oscuro della fase precedente alla consegna del prodotto.
Quando infatti il pesce viene pescato, deve essere abbattuto sottoponendolo a bassissime temperature per limitare il contagio da agenti esterni ed ovviamente uccidere eventuali batteri. Per questo resta importante anche il mantenimento della stessa gradazione anche nelle fasi successive per evitare che sbalzi termici possano causare appunto contaminazioni dei prodotti. Se avviene un imprevisto che causa una interruzione della catena del freddo, ad esempio con il più ricorrente problema del distacco di energia elettrica, può verificarsi quanto descritto. Le conseguenze in termini di salute per i consumatori sono appunto intossicazioni con sintomi di diversa gravità.
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Quello che è accaduto è veramente gravissimo, anche perché il numero dei soggetti coinvolti è alto e la paura degli inquirenti è che possa aumentare ancora. Tutto ha avuto inizio quando cinque persone si sono rivolte alla guardia medica di Terme Vigliatore, un comune vicino Messina. Tutte accusavano gli stessi sintomi: nausea, mal di stomaco e vomito a seguito del consumo di tonno nel corso di una cena in un ristorante locale. I pazienti sono stati distribuiti tra gli ospedali Cutroni Zodda e Fogliani e sottoposti a terapia, ma per fortuna le loro condizioni non destano preoccupazione. Diversamente è andata invece per due coniugi di Milazzo i quali sono in condizioni gravissime all’Ospedale di Patti. Anch’essi hanno consumato il tonno, ma in casa per cui non si conosce ancora l’origine del prodotto.
E’ stata la figlia a rendere nota la denuncia agli inquirenti spiegando il fatto, dopo essere riuscita a parlare con la madre pochi minuti prima del ricovero. La stessa ha sporto denuncia presso i carabinieri di Barcellona Pozzo di Gotto, facendo scattare immediatamente tutti i controlli e le indagini del caso. Bisognerà attendere ora i riscontri degli inquirenti per saperne di più, intanto è scattato l’allarme in tutta la zona rispetto all’acquisto di prodotti ittici freschi.
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