Le differenze tra totano e calamaro, che cosa possiamo osservare in entrambi per distinguerli tra loro e non sbagliare al momento dell’acquisto.
Totano e calamaro, in tanti primi e secondi piatti li vediamo protagonisti e questi due abitanti dei mari possono trovarsi in tavola soprattutto nel periodo di Natale. Entrambi fanno parte della famiglia dei molluschi cefalopodi, hanno un aspetto alquanto simile e potrebbe succedere di scambiarli con relativa facilità . Come possiamo fare allora per non prendere una cantonata al momento dell’acquisto e per distinguerli?
Tra l’altro totano e calamaro sono diversi al sapore, nonostante le somiglianze esteriori. Infatti all’assaggio il totano ci darà un sentore più dolce mentre il calamaro suggerirà una maggiore sensazione per le nostre papille. Comunque per potere riconoscere totano e calamaro possiamo notare la loro lunghezza. I totani sono più corti ed inoltre sono tondeggianti. Hanno una forma tubulare e più lunga invece i calamari.
Totano e calamaro, come riconoscerli
Tutti e due sono dotati di diversi tentacoli. In tutto sono dieci, con due più lunghi degli altri. E poi possiedono una membrana che riveste per intero i loro corpi. Poi anche la conformazione anatomica generale fra totano e calamaro è sostanzialmente simile, con uno stesso apparato boccale ed occhi posti lateralmente alla testa.
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Ed all’interno possiedono uno scheletro, questo si diverso. Nei calamari è un osso, nei totani è a forma di piuma. Sono sostanzialmente questi i punti di differenza tra queste due specie ittiche. A primo sguardo, quando ci rechiamo in pescheria, confrontiamo una specie piccola con una più grande.
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In quali ricette possiamo impiegarli
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Molto probabilmente la prima sarà annoverabile tra i totani e la seconda invece tra i calamari. E poi ovviamente ci sono tante ricette alle quali possiamo fare riferimento per portare in tavola quel che di più buono e saporito ci possa essere.