Sta spopolando in modo incredibile il fenomeno delle Ugly Cakes, una moda che fa riferimento a delle torte caratterizzare, appunto, da frasi arrabbiate. Vi è già capito di vederle?
Quanto possiamo essere originali con una semplice torta? La risposta a questa domanda non può che essere del tutto positiva, se pensiamo al modo in cui è cambiata l’arte del Cake Design.
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Ogni creazione, dunque, può seguire lo stile che desideriamo e i pasticceri ormai sono annoverati come dei veri artisti nel campo del food ad beverage, basti pensare a Buddy nonché famosissimo Boss delle Torte. Allo stesso modo, non a caso, possiamo concentrare la nostra attenzione anche sul Re delle Torte italianissimo Renato Ardovino, per il quale ogni creazione è davvero unica e rara. Un fitto elenco dove possiamo anche annoverare, non a caso, Ernst Knam maestro nell’arte del cioccolato insieme ad altri volti noti come Iginio Massari, Damiano Carrara ecc…
Eppure, in questi settimane ad avere la meglio sotto ogni punto di vista troviamo una moda che si è diffusa a macchia d’olio soprattutto in Italia e che fa riferimento alle Ugly Cakes. Sapere di cosa si tratta nello specifico?
Cosa sono le Ugly Cakes e come sono nate?
Girovagando sui social vi sarà sicuramente capitato di vedere delle torte con delle frasi, magari, insolite… insomma, non la classica torta di compleanno alle quali siamo un po’ tutti abituati. Niente frase dolce, niente “Buon compleanno“, bensì quella frase ‘arrabbiata‘ che siamo abituati a sentire dal festeggiato. Per capire meglio quanto stiamo dicendo, dunque, possiamo fare riferimento ad un’immagine che vi sarà capitata spesso di vedere sui vari social: una torta viola con scritto “Io non me la sento“.
Facciamo riferimento a un fenomeno dolciario che pian piano sta mettendo in secondo piano le torte vecchio stampo, dove a farla da padroni indiscussi troviamo le creazioni tipiche del cake design (panna, crema e pasta di zucchero per intenderci, ndr) e, appunto, le Ugly Cakes, brutte ma buone da mangiare.
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A favorire il successo di questo fenomeno, non a caso, è vedere una perfetta combinazione tra torta classica italiana, a quei dolci che solitamente siamo abituati a vedere nei film americani: altissime e super farcite. Le Ugly Cakes, però, hanno qualcosa in più: sono considerate brutte, con delle frasi particolari… ma dalla bontà infinita. Un fenomeno dolciario che in Italia sta spopolando grazie a Veronica Boienti!
“Una torta brutta alla volta”
Le Ugly Cakes hanno cambiato davvero il modo di intendere le torte, soprattutto quelle per festeggiare i compleanni. Una rivoluzione che si è diffusa a macchia d’olio e che, in un certo qual modo, sta mettendo in secondo piano anche le classicissime torte vecchio stampo… un processo creativo che in Italia è arrivato insieme a Veronica Boienti.
Tutto per lei nasce dal caso, come spesso avviene in storie di grande successo come la sua. Una laurea in Scienze della Comunicazione, ma con un diploma in pasticceria che saranno poi gli ingredienti fondamentali del suo successo.
Veronica Boienti, inoltre, è figli d’arte in questo ambito dato che il padre è un panettiere di Arese, qui dove tutto per lei ha preso vita. In seguito per lei arriva la sfida delle Ugly Cake, caratterizzare da fasi come “C’ho l’ansia a tempo indeterminato“, “La mia vita a base di Xanax“, “Ma come ti permetti“, ecc. La star delle Ugly Cake, non a caso, presenta così il business delle torte brutte ma buone nel suo sito ufficiale:
“In un mondo in cui l’apparenza e la perfezione hanno spesso la meglio, preparare dolci imperfetti ma autentici è la mia forma di protesta… e, quindi, eccomi qui. Baking the word a better place. Una torta brutta alla volta“.
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