Un finger food pratico che fa diventare la tua cena sfiziosa e nutriente. Preparo un impasto morbido e lo farcisco con le scarole. Faccio una pizza senza eguali.
La pizza di scarole è uno di quei piatti che racchiude il calore della cucina napoletana e il sapore della tradizione. Ogni morso porta con sé il profumo delle cucine casalinghe, dove le nonne impastano con amore e le scarole vengono ripassate in padella con ingredienti semplici ma ricchi di gusto. Si tratta di una preparazione antica, originaria della Campania, che unisce la morbidezza della pasta lievitata alla sapidità e alla leggerezza delle verdure. Perfetta per le feste natalizie, ma ottima tutto l’anno, questa pizza è una celebrazione della cucina povera e del recupero, capace di trasformare ingredienti semplici in un capolavoro culinario.
Il segreto di una pizza di scarole indimenticabile sta nell’equilibrio tra il ripieno e la pasta. La scarola, dal sapore delicato ma con una leggera punta amarognola, viene impreziosita da olive nere, capperi, acciughe e pinoli, che ne esaltano il gusto e le conferiscono quella nota sapida e aromatica inconfondibile. In alcune versioni si aggiungono anche uvetta o noci per un tocco dolce che si sposa perfettamente con gli altri ingredienti. La pasta, soffice e fragrante, racchiude tutto come in uno scrigno, sigillando i profumi e regalando un gioco di consistenze davvero irresistibile.
Pizza di scarole
Preparare la pizza di scarole è un gesto che richiede pazienza e cura, ma il risultato ripaga ampiamente ogni sforzo. È una ricetta che invita a mettere le mani in pasta e a godersi il piacere di vedere lievitare l’impasto, sentire il profumo della scarola saltata e poi il calore del forno che trasforma il tutto in una meraviglia dorata. Servita calda, tiepida o persino fredda, è una vera delizia che non conosce stagione.
Ingredienti
Farina 00 500 g
Acqua tiepida 300 ml
Lievito di birra fresco 15 g
Olio extravergine di oliva 50 ml
Sale 10 g
Scarola (indivia) 1 kg
Olive nere di Gaeta 100 g
Capperi sotto sale 20 g
Acciughe sott’olio 4 filetti
Pinoli 30 g
Uvetta (facoltativa) 30 g
Pepe nero q.b.
Olio extravergine di oliva per il ripieno 30 ml
Un finger food pratico che fa diventare la tua cena sfiziosa e nutriente. Preparo un impasto morbido e lo farcisco con le scarole. Procedimento
Per prima cosa, sciogli il lievito di birra fresco nell’acqua tiepida e aggiungi una parte della farina, iniziando a mescolare per ottenere una pastella morbida. Aggiungi il sale e l’olio, quindi incorpora il resto della farina poco alla volta fino a formare un impasto morbido ed elastico. Lavora l’impasto con le mani su un piano infarinato per almeno 10 minuti, fino a quando non diventa liscio e omogeneo. Copri con un panno umido e lascia lievitare per circa 2 ore, o fino al raddoppio del volume.
Mentre l’impasto riposa, occupati della scarola. Lavala accuratamente e sbollentala per pochi minuti in acqua salata, quindi scolala bene per eliminare tutta l’acqua in eccesso. In una padella capiente, scalda un filo d’olio e fai sciogliere i filetti di acciuga. Aggiungi i capperi dissalati, le olive nere denocciolate e i pinoli. Se vuoi, puoi unire anche l’uvetta precedentemente ammollata. Unisci la scarola e falla saltare a fuoco vivo per qualche minuto, insaporendo con una generosa macinata di pepe. Lasciala raffreddare completamente.
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Come fare la pizza di scarole
Una volta che l’impasto è lievitato, dividilo in due parti, una leggermente più grande dell’altra. Stendi la parte più grande con il mattarello e usala per foderare una teglia unta di olio, lasciando che i bordi fuoriescano un po’. Riempi con la scarola, distribuendo il ripieno in modo uniforme. Copri con l’altra parte di impasto, stesa sottilmente, e sigilla i bordi premendo con le dita. Pratica qualche foro sulla superficie per permettere al vapore di uscire durante la cottura e spennella con un filo d’olio.
Inforna in forno già caldo a 180°C per circa 40 minuti, fino a quando la superficie non sarà ben dorata e croccante. Lasciala intiepidire leggermente prima di tagliarla: la pizza di scarole dà il meglio di sé quando si è appena stemperata, ma è irresistibile anche fredda, magari il giorno dopo, quando i sapori si sono amalgamati ancora di più.