L’Istituto Superiore di Sanità risponde ad alcune domande fornendo delle spiegazioni riguardo alla bontà ed all’efficacia del vaccino Covid.

vaccino Covid Italia
L’Iss risponde ad alcune domande sul vaccino Covid in Italia Foto dal web

Da domenica 27 dicembre 2020 è disponibile ufficialmente il vaccino Covid che avrà il compito di debellare la pandemia. Claudia Alivernini, 29enne infermiera dello ‘Spallanzani’ di Roma è la prima persona in Italia ad averlo ricevuto. E saranno proprio gli operatori del settore sanitario, tra medici, infermieri ed altre figure professionali del settore, ad essere sottoposte al siero, unitamente agli anziani.

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Poi toccherà al resto della popolazione, che a titolo gratuito riceverà il vaccino Covid nel corso del 2021. Il Governo ha posto come obiettivo il raggiungimento dei 15 milioni di persone protette dal ritrovato entro il prossimo mese di aprile. Nel frattempo l’uso di mascherine, distanziamento sociale e gel igienizzante restano le armi principali alle quali fare ricorso, come ricorda ancora una volta l’Istituto Superiore di Sanità. Lo stesso organo sottolinea come ogni modello di vaccino Covid immesso in circolazione oppure in procinto di ricevere una distribuzione ufficiale sia del tutto sicuro. Infatti prima della commercializzazione ci sono diversi livelli di sicurezza e di controlli volti ad attestarne sicurezza ed efficacia. In molti si sono posti degli interrogativi in merito ai tempi ristretti impiegati nel realizzare il vaccino.

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Vaccino Covid, il ritrovato è sicuro: garantisce l’Iss

Questo è stato possibile grazie alle enormi risorse economiche e non solo messe a disposizione, oltre che ad un alleggerimento di quelli che sono i soliti processi burocratici. Stavolta occorreva davvero fare il più prima possibile. I soliti complottisti e no vax temono però per la propria salute in caso di somministrazione del vaccino Covid. Timori assolutamente infondati, perché si tratta di un ritrovato che funziona con l’Rna – che si degrada dopo pochi giorni dalla sua immissione nell’organismo – e non entra a contatto con il Dna delle cellule.

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Dopo la vaccinazione si resta protetti per alcuni mesi. Verrà somministrato all’interno di strutture pubbliche, presumibilmente su appuntamento, e sarà del tutto gratuito per la popolazione. Resta da capire se potrà essere fornito anche a persone coinvolte in situazioni particolari, come le donne incinta. Ci si aspetta degli effetti collaterali, cosa che è comune a praticamente ogni tipo di farmaco o medicinale. Ma la cosa dovrebbe riguardare solamente una porzione infinitesimale di persone.