Nutriente ma poco calorica, questa versione della vellutata di patate ricorda la ricetta che preparava mia nonna: solo sostanza, niente scherzi
Un primo piatto, ma senza pasta o riso e buono per tutte le stagioni dell’anno? Facile, la vellutata di patate leggere, quella ricetta che ha sempre preparato mia nonna e che mi è rimasta nella testa oltre che nel cuore.
Più semplice di così non potrebbe essere: solo patate vecchie, porri (oppure cipolle bianche), un po’ di brodo vegetale e per completare un po’ di parmigiano o di grana grattugiato. Si passa tutto con il minipimer e si gusta senza problemi.
Vellutata di patate leggere, c’è anche la versione con le spezie aromatiche
Nella ricetta della nonna non c’è, perché lei ha sempre pensato ad ingredienti semplici e naturali. Ma se amiamo i sapori un po’ più decisi possiamo completare la vellutata di patate con 1 cucchiaino di paprika dolce, oppure di curcuma. Non aiutano solo a dare colore ma anche un sapore più pieno.
Ingredienti (per 4 persone):
650 g di patate
3 porri
150 ml di brodo vegetale
3 cucchiai di olio extravergine d’oliva
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
foglie di maggiorana fresca q.b.
sale fino q.b.
Preparazione: vellutata
Sbucciamo le patate (il peso che trovi in ricetta è delle patate pulite), le laviamo e le tagliamo a cubotti. Poi le mettiamo in una pentola oppure un tegame largo insieme ai porri che abbiamo pelato e tagliato a rondelle.
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Accendiamo e aggiungiamo subito anche il brodo vegetale, anche a temperatura ambiente. Lasciamo andare a fiamma moderata, mettendo il coperchio, e facciamo cuocere per 25 minuti prima di spegnere. Ci serve che le patate siano diventate morbide senza sfaldarsi.
Versiamo tutto, liquido compreso, in un boccale grande, aggiungiamo il parmigiano grattugiato e frulliamo con il minipimer. Poi controlliamo la consistenza: se la vellutata di patate della nonna ci sembra troppo densa possiamo aggiungere ancora 1 mestolo di brodo, questa volta caldo.
Quando è pronta, insaporiamo la vellutata di patate con un pizzico di sale. Poi la versiamo nei piatti e completiamo con qualche fogliolina di maggiorana fresca, più un giro di olio extravergine a crudo. In estate può anche essere mangiata tiepida, ma nelle altee stagioni solo calda, è come una carezza che ci accompagna. E grazie nonna anche per questa idea.