Si torna a parlare di olio di semi. Ancora oggi, molte persone commettono gravi errori nell’utilizzo di questo alimento in cucina, come nel caso delle verità nascoste che sicuramente ti lasceranno senza parole.
Negli anni siamo stati abituati a utilizzare i vari tipi di olio in cucina, a seconda delle nostre esigenze. Un esempio pratico per capire quanto stiamo dicendo è proprio rappresentato dall’olio di semi, come quello di girasole e di arachidi.
L’uso di entrambi dipende dal tipo di preparazione che intendiamo fare in cucina, poiché si adattano perfettamente alla realizzazione di impasti per dolci, sostituendo il burro, e non solo. Sono necessari anche per la cottura di alcuni alimenti in olio bollente, dato che il loro punto di fumo può essere davvero molto alto.
Verità nascoste sull’olio di semi: ciò che ancora non conosci
Quando parliamo di olio di semi, come quello di girasole e di arachidi, la prima cosa da tenere a mente è il punto di fumo. Nel caso dell’olio di semi di girasole, il punto di fumo arriva intorno ai 120-150 gradi, mentre quello di semi di arachidi può avere un punto di fumo ancora più alto, motivo per cui è indicato soprattutto per la frittura.
Il tutto non finisce qui, poiché in commercio sono disponibili anche oli come quello di lino, una fonte inesauribile di omega 3, che può essere consumato tranquillamente a crudo nei nostri pasti, e l’olio di mais. Anche in questo caso, parliamo di un olio che può essere utilizzato in piatti freddi, quindi direttamente a crudo. La stessa indicazione vale per l’olio di semi di zucca e quello di soia.
Al contrario, per l’olio di semi di palma bisogna prestare maggiore attenzione nel suo utilizzo quotidiano, poiché contiene una maggiore concentrazione di grassi saturi.
Come va conservato l’olio per mantenere le proprietà organolettiche? Cosa fare se è scaduto?
Si tratta di domande che spesso ci poniamo riguardo al consumo di olio. Come per l’olio d’oliva, infatti, la data di scadenza è solitamente fissata a 12, massimo 18 mesi dall’acquisto, e va conservato in un luogo asciutto, lontano da fonti di calore, per evitare che cambi la sua composizione organolettica.
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Inoltre, sappi che puoi consumarlo anche dopo la data di scadenza, purché sia stato conservato correttamente e non emani un cattivo odore. È importante che anche il suo colore rimanga perfetto e intatto.
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