Avete realizzato un piatto piuttosto sostanzioso e non sapete quale bevanda abbinarci? Nessun problema. Potreste servirlo accompagnandolo con un vino raro e gustoso con un effetto sturante. Ecco la presentazione della Vernaccia di Serra Petrona del sommelier Andrea Amadei.
Come rendere più appetibile un manicaretto salato godurioso di per sè, già di grande effetto scenico e molto invitante. Sicuramente abbinandoci un raro e corposo vino assai speciale: ovvero una prelibatezza nostrana che ogni tanto viene data per estinta tanto è rara e preziosa. Ecco la presentazione della Vernaccia di Serra Petrona del sommelier Andrea Amadei. “Questo- spiega il sommelier Amadei- è un vino che stura e che possiamo abbinare a questo piatto che sembra bello ricco” come sono gli Scrigni di spaghetti dello chef Simone Buzzi. Questa è la presentazione del vino che il sommelier Andrea ha fatto durante la puntata della nota trasmissione televisiva “E’ sempre Mezzogiorno” andata in onda oggi 26 novembre su Rai Uno, al termine della preparazione del suddetto piatto godurioso e goloso dello chef Buzzi.
Con il sommelier Andrea ha fatto quindi ingresso in studio una bottiglia di Vernaccia di Serra Petrona che è un rosso spumante secco unico nel suo genere. Questo è un prodotto con il marchio DOCG (Denominazione di Origine Controllata Garantita).
E’ un vino che viene prodotto nelle Marche in provincia di Macerata, sui monti Sibillini anzi nel Parco Nazionale nei Monti Sibillini, ovvero da quei monti che il sommo Leopardi definiva i monti azzurri perché li vedeva in lontananza un pò sfumati.
Nei comuni di Serra Petrone, Bel Forte del Chienti e San Severino Marche nasce questo vitigno che è la vernaccia nera che non a niente a che fare con le vernacce di Oristano, di San Gimignano perché infatti ha un colore rosso.
Vernaccia deriva dal latino Vernacula che significa semplicemente uva del posto, quindi semplicemente questa era l’uva di queste località. Stiamo parlando di un vino più unico che raro. E’ talmente raro che è stato dichiarato estinto per più volte: in realtà sono secoli che dicono che La Vernaccia di Serra Petrone non esiste più e invece eccola qua in studio. Questo è stato possibile grazie all’attento lavoro dei contadini del posto che hanno continuato a coltivarla e a vinificarla perché è il vino di casa loro.
Questo è un prodotto unico al mondo per tantissimi motivi: ricordate, infatti, che è l’unico spumante al mondo con tre fermentazioni che unisce uva fresca con uva appassita. Ma come mai questo processo così laborioso? La spiegazione è semplice: infatti, essendo in montagna a 600 m queste uve non maturano benissimo e quindi non avevano mai troppo zucchero. Ecco perché una parte viene messa ad appassire in modo che negli acini si concentrassero zuccheri e aromi e poi una volta aggiunti il vino potesse raggiungere le gradazioni di un vino normale.
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Realizzato in: mesi
Luogo di produzione: Italia, più precisamente nel Parco dei Monti Sibillini (Marche)
Piatto da abbinare: un secondo ricco molto ricco come gli Scrigni di spaghetti dello chef Simone Buzzi
- Strumenti
- un bel calice di vetro per gustarlo
Vernaccia di Serra Petrona, procedimento
Metà delle uve viene raccolta a ottobre, spremuta e lasciata fermentare. L’altra metà invece viene messa ad appassire fino a gennaio. A quel punto vanno a prendere gli acini appassiti, li spremono e li lasciano fermentare con il primo mosto: quello ottenuto dalle uve fresche facendo quindi la seconda fermentazione.
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Solo a quel punto il tutto entra in autoclave che è un contenitore di acciaio inox chiuso ermeticamente dove rifermenta. L’anidride carbonica non può scappare nell’aria e si discioglie nel vino e quindi crea le bollicine.
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