La notizia diffusa negli ultimi giorni è davvero preoccupante e riguarda il divieto assoluto delle bustine di plastica nei bar. Gli estimatori del caffè, infatti, saranno costretti a bere il caffè amaro, così come le altre bevande.
Nel corso degli ultimi anni, l’Unione Europea ha avviato una lunga serie di cambiamenti che influenzano le abitudini quotidiane, anche quelle che mettiamo in atto al bar. Un esempio pratico per capire quanto stiamo dicendo riguarda le bottigliette d’acqua.
Per evitare un eccessivo spargimento di plastica nell’ambiente, l’Unione Europea ha deciso di introdurre nel mercato, negli ultimi due anni, bottiglie d’acqua “salvata”, ovvero bottiglie con tappi agganciati come se fossero delle vere e proprie borracce, in modo da evitare che vengano perse facilmente.
Il tutto non finisce qui, perché recentemente è stato introdotto anche il divieto per le bustine di zucchero in plastica, così come avviene già con maionese, salse di condimento, olio, sale e altri prodotti. Bustine che ben presto verranno vietate.
Immaginate di recarvi al vostro bar preferito o ovunque vi troviate e di non trovare più le bustine di zucchero, né tantomeno quelle di zucchero bianco o di canna. Attenzione, perché questa rivoluzione potrebbe coinvolgere anche il miele e altri dolcificanti.
La notizia è stata lanciata dalla vicepremier Matteo Salvini, nonché Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, attraverso un attacco diretto all’Unione Europea, facendo riferimento all’intenzione di bandire le bustine di zucchero nei bar. L’annuncio è stato fatto tramite i suoi canali social, dove ha scritto quanto segue: “L’ultima eco-follia targata Bruxelles: vietare le bustine di zucchero nei bar. Dopo i disastri del Green Deal, che stanno distruggendo il settore automobilistico, non si ferma la pericolosa ipocrisia dei burocrati europei. No alla follia dell’ideologia green, sì al buon senso e alla concretezza“.
Non è la prima volta che l’Europa interviene su temi importanti, come nel caso delle bottiglie d’acqua con tappi difficili da rimuovere. Per quanto riguarda le bustine di zucchero, però, c’è una precisazione da fare.
È vero che l’Unione Europea ha deciso di intervenire, ma solo per quanto riguarda le aziende che commercializzano bustine di zucchero realizzate in plastica o materiali simili alla carta argentata per il contenimento di questi prodotti.
Infatti, come già avvenuto con il divieto dei piatti di plastica non biodegradabili, è stato dato un periodo di transizione alle aziende per cambiare le modalità di confezionamento dello zucchero.
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Entro il 1 gennaio 2030, dunque, le bustine di plastica dovranno essere sostituite da quelle di carta, e nei successivi cinque anni dovranno esaurire le scorte di plastica prima di incorrere in sanzioni.
Per gli italiani, tuttavia, cambia ben poco, perché già nella stragrande maggioranza dei bar italiani vengono utilizzate bustine di zucchero in carta.
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