Le cose non si mettono bene per il famosissimo Salt Bae, il quale si vede costretto ad affrontare una nuova accusa che piove sulla sua testa e secondo la quale avrebbe venduto ai clienti del vino avanzato.
Non se la passa bene Salt Bae, il quale in queste ultime settimane si vede costantemente protagonista dell’attenzione mediatica nel mirino della bufera insieme al suo brand nel campo della ristorazione.
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Solo pochi giorni fa fare discutere media era stato lo sconto fornito agli studenti dell’università di Harvard che decidevano di si degustare delle pietanze nei suoi ristoranti, un modus operandi che la seconda su tutti i giornali ma che allo stesso tempo ha fatto da scenario ad una critica relativa alla all’introduzione di uno sconto che sarebbe stato comunque riservato solo a pochi eletti.
Successivamente, per Salt Bae si è anche aperto lo scenario relativo ad accuse riservate a lui relazione ad alcuni abusi che dei dipendenti avrebbero subito sul posto di lavoro e adesso ecco che arriva una nuova notizia shock che non è di certo passata inosservata.
In questi anni Salt Bae ha avuto modo di ritagliarsi una fetta molto importante nel campo del food and beverage grazie alla sua selezione di carni dirette ai clienti che non badano di certo a spese, trattandosi di cibi prelibati ed extra lusso i quali hanno conquistato palati di numerosi personaggi famosi e di tutti coloro che hanno deciso di deliziarsi con delle cene presso i suoi ristoranti sparsi in giro per il mondo.
Recentemente, però, il caso relativo ai presunti maltrattamenti che sarebbero stati messi in atto da Salt Bae hanno acceso i riflettori sul suo business e pochi giorni dopo il caso in questione ecco che arriva un’altra clamorosa accusa rivolta all’imprenditore e macellaio. Secondo quanto reso noto dalla stampa internazionale Salt Bae avrebbe servito del vino riciclato ai propri clienti.
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A tenere banco nel mondo del web troviamo delle dichiarazioni che un ex barista dell’imprenditore ha rilasciato alla stampa, il tutto dopo aver concluso un periodo di lavoro come barista nel ristorante di Londra di Salt Bae.
Secondo quanto sostenuto da alcuni dipendenti, dunque, oltre alle condizioni barbariche di lavoro sembrerebbe che il vino avanzato dai clienti che ordinavano una bottiglia al tavolo veniva poi servito al calice come dei veri e propri campioni d’assaggio che non erano gratuiti, venendo poi inseriti in fattura come qualcosa di esclusivo.
Una nuova accusa che spesa come spada di Damocle sulla testa di Salt Bae che non ha ancora risposto ufficialmente a tutte le accuse che gli sono stati mossi dagli ex dipendenti che hanno prestato servizio nei suoi ristoranti sparsi per il mondo
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