Alla domanda “wurstel come sono fatti” seguono delle risposte che lasciano decisamente sorpresi. Dopo questo ne mangereste ancora?
Vi sarete chiesti almeno una volta a proposito dei wurstel come sono fatti. Questi celebri salumi insaccati sono diffusi in tutto il mondo e ne esistono di diversi tipi. Tra quelli più apprezzati c’è quello di carne suina, che in genere è anche la variante più pregiata.
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Ma nel caso specialmente di quelli di produzione industriale e che siamo soliti acquistare confezionati al supermercato, al loro interno possono esserci delle rifilature e degli spolpi di carne lavorata. Invece quelli fatti da specie avicole si ricavano spremendo le carcasse di quest’ultimi dopo averle spolpate. È il caso dei wurstel di pollo o di tacchino. Senza contare poi la inevitabile aggiunta di additivi e conservanti per conferire un sapore più marcato, dare una colorazione che sia in grado di attirare e per garantire un aspetto del prodotto che sappia di nuovo e di perfetto.
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Wurstel come sono fatti, l’Oms li ha messi nella lista degli alimenti pericolosi
Tali additivi sono in generale nitrito di sodio, acido ascorbico, polifosfati e citrati. Va detto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità non vede questo alimento di buon occhio. Addirittura, all’interno di un suo documento ufficiale – l’International Agency for Research on Cancer – i wurstel vengono equiparati come pericolosità alle sigarette. Colpe delle carni lavorate, che risultano essere cancerogene ed a lungo andare possono esporre al rischio di contrarre tumori ed altri gravi malattie. Proprio come alcolici, fumo o come l’esposizione a sostanze pericolose. Le carni trasformate ed appositamente trattate infatti sono pericolose e mangiarne in maniera continuata per periodi prolungati espone a dei rischi, come confermato da appositi studi approfonditi. In particolar modo si riscontra un accresciuto pericolo per colon, retto, intestino, pancreas e prostata.
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Occhio a riconoscere quelli di qualità
Il consumo saltuario invece non risulta nocivo. Ma occorre riconoscere dei prodotti di buona qualità. Se nelle informazioni riportate sul retro dell’etichetta trovate la dicitura relativa ad utilizzo di carne separata meccanicamente (csm) allora meglio lasciare i wurstel dove sono. Significa che, alla carne di tale prodotto, è stato aggiunto un impasto fatto di residui di altra carne da scarto. Generalmente rimasugli di carne rimasta attaccata alle ossa ed alle carcasse degli animali già macellati. Le aziende seguono il processo del “non si butta via niente”. I wurstel come sono fatti quindi? Riciclando questi avanzi per creare il prodotto finale così come lo conosciamo. Poi anche il budello fa la differenza: esso conferisce croccantezza e è un indice di buona qualità.
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Perché mai mangiarli crudi
Questo nel caso di prodotti non industriali, che dovrebbero costare come minimo 10, 11 euro al chilo per dare garanzia di essere veramente buoni. Diffidate di quelli che hanno un prezzo inferiore. Infine, evitate assolutamente di mangiare i wurstel crudi. Si corre il rischio di incappare in tossinfezioni alimentari come la listeria. Invece una adeguata cottura in forno, a bollitura o su piastra a temperatura superiore ai 65° sgombra il campo da ogni possibile rischio. In questo modo tutti i batteri vengono sterminati, eliminando qualunque tipo di rischio. La listeria comporta, tra i suoi sintomi più diffusi, febbre, brividi, dolori muscolari, nausea, vomito e diarrea. E sempre per via della presenza di sostanze chimiche al loro interno – i soliti additivi – gli esperti consigliano di non mangiarli crudi.
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